ANCONA- La bomba d’acqua alla Baraccola e la tragedia sfiorata nel sottopasso di via Caduti del Lavoro hanno inevitabilmente scatenato commenti e polemiche. Sotto accusa la manutenzione dei tombini e il semaforo del sottopassaggio che ha continuato a lampeggiare (come si può notare nel video) invece di essere rosso.
«Domani mattina mi recherò a denunciare alle autorità competenti quello che è successo. Chiederò che vengano individuate eventuali mancanze sia nella manutenzione ordinaria che straordinaria, e la responsabilità della mancata attivazione del semaforo messo a tutela della pubblica incolumità prima del sottopassaggio dove è rimasta intrappolata l’auto. È rimasto solo lampeggiante, rimasto solo lampeggiante e non diventato rosso come dimostrano le immagini pubbliche- annuncia Daniele Berardinelli, consigliere comunale di Forza Italia appena rieletto-. Andrà anche verificato se alcune lottizzazioni hanno avuto una progettazione degli scarichi corretta, sembra in zona Mediaworld, così come va verificato se non sia stata erroneamente chiusa una fogna sempre in zona. Sono anni che alla Baraccola basta una pioggia intensa per creare disagi e inutili rischi ai cittadini. Ringrazio la Polizia e Francesco D’Aquino per il pronto intervento che ha permesso di non trasformare in tragedia una pioggia intensa».
Anche Stefano Tombolini e Valeria Mancinelli, i candidati sindaco che domenica 24 giugno andranno al ballottaggio, commentano l’accaduto. «Non mi stanco di ripeterlo. Ancona deve tornare ad essere una città normale, Cosa che purtroppo non è. Questa mattina sono infatti bastati 10 minuti d’acqua davvero intensi ma ripeto 10 minuti e la Baraccola è tornata sott’acqua, con danni tutti da quantificare. Si è addirittura sfiorato il dramma se non fossero giunti con immediatezza i soccorsi- commenta il candidato sindaco del centrodestra e delle liste civiche-. Bisogna porre in questa città la giusta attenzione a quelli che sono i grandi problemi strutturali ed infrastrutturali. Purtroppo la Baraccola è cresciuta a dismisura senza che il sistema di raccolta dei reflui delle acque meteoriche sia stato adeguato. Senza che si sia provveduto alla realizzazione di vasche di prima pioggia, vasche di laminazione in grado di evitare la messa in pressione del sistema fognario ed i conseguenti gravi problemi. Mi preoccupa particolarmente il fatto che le amministrazioni deputate alla pulizia dei fossi così come l’amministrazione comunale si facciano cogliere ogni volta impreparate. Esiste una responsabilità che va accertata. La mia amministrazione effettuerà una prima immediata ricognizione relativamente alle necessità urgenti connesse alle opere di urbanizzazione primaria, dalle strade alle fognature, all’illuminazione. A seguire l’altrettanto immediata definizione di un programma di integrazione e manutenzione. Diciamo stop alle dinamiche elettorali, ai soldi investiti nei cosiddetti cantieri aperti che prosciugano le casse comunali, che accendono mutui ma che non risolvono i problemi strutturali. Ancora una volta paradossalmente ci è andata bene. Ma la città normale che io fortemente voglio e per la quale mi batto è tutta un’altra cosa».
«Questa mattina si è abbattuto un vero e proprio muro d’acqua sulla nostra città: sono caduti 62 mm di pioggia in un’ora e mezza. Questi i dati delle rilevazioni pluviometriche. Non capitava da quasi 60 anni- spiega la candidata sindaco del centrosinistra, nonché sindaco uscente-. La situazione sta tornando gradualmente alla normalità e stiamo già facendo ulteriori accertamenti. Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati in questo momento. Ho chiamato il Questore per dimostrare la gratitudine della città per il gesto eroico degli agenti della Polizia di Stato che, allertati dai cittadini, sono prontamente intervenuti per salvare due donne intrappolate nella propria auto. Domani nella sede del Comune alle 12 ho invitato il Questore e gli stessi agenti perché questo ringraziamento abbia una forma solenne e ufficiale, com’è doveroso che sia».
Anche Angelo Eliantonio, segretario comunale di Fratelli D’Italia, interviene sulla vicenda. «Sulla carta è prevista la pulizia delle caditoie almeno due volte all’anno con un costo di 400mila euro (ricompresi nella TARI, prelevati quindi dalle tasche degli anconetani)- afferma-. Piove e alla Baraccola si rimane impantanati; le responsabilità dell’amministrazione Mancinelli sembrano evidenti a tutti. Ma ciò che lascia di stucco è la tragedia sfiorata di Via Caduti del Lavoro, il cui sottopasso è attenzionato da un impianto semaforico che dovrebbe segnalare con il rosso lo stato di allerta in caso di forte pioggia. Nel video di una testimone oculare del salvataggio si evince chiaramente che è lampeggiante e quindi non in funzione. Perché?! Per fortuna, grazie agli agenti della Polizia si sono scampati due morti. Gli amministratori irresponsabili di questa città dovrebbero essere messi sotto torchio per questo; prenderemo provvedimenti».
Multiservizi spiega che «le piogge di questa mattina sono state eccezionali come raramente avviene ad Ancona. L’allegamento della Baraccola non è dovuto al sistema fognario, dimensionato per raccogliere carichi normali di acqua reflua, ma alla quantità di acqua caduta in breve tempo e intensamente. Multiservizi è in ogni modo impegnata nel monitoraggio della rete per garantire la massima sicurezza».