ANCONA – Danneggia le auto in sosta nel cuore della notte, poi tenta la fuga e si scaglia contro i poliziotti: denunciato. È accaduto in Corso Carlo Alberto nella serata appena trascorsa, nelle ore a cavallo fra il 10 e l’11 maggio. Erano da poco passate le 24 quando alcuni residenti hanno allertato il 112 segnalando un uomo che sbraitava in strada.
Il giovane, di carnagione scura, pare se la fosse presa persino con le auto in sosta. Così, sul posto, sono arrivate immediatamente le Volanti della questura. Gli agenti non hanno fatto difficoltà a rintracciare il ragazzo.
Ma lui, appena li ha notati, è scappato a gambe levate verso piazza Ugo Bassi, senza però riuscirci. La polizia l’ha infatti fermato e identificato: si tratta di un somalo di 28 anni, regolare sul territorio nazionale.
Sospetti confermati: il 28enne non solo appariva molesto ed esagitato, ma aveva anche danneggiato alcune macchine in sosta, proprio come avevano segnalato gli abitanti del quartiere. Secondo quanto trapela, il ragazzo – in forte stato di agitazione psico fisica – avrebbe anche avuto delle escoriazioni alle mani.
Ma quando gli agenti lo hanno invitato a farsi medicare, lui non ci ha visto più: gli si è scagliato contro. Poi, ha distrutto il cellulare e l’ha tirato verso i poliziotti attoniti per poi tentare di divincolarsi. Bloccato, è stato portato negli uffici di via Gervasoni. Il 28enne è stato quindi denunciato in stato di libertà per i reati di ubriachezza molesta, danneggiamento aggravato, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.
Inoltre, nelle scorse ore, il questore di Ancona, Cesare Capocasa, ha emesso la misura di prevenzione dell’Fvo, il foglio di via obbligatorio nei confronti di un egiziano di 40 anni, anche lui regolare sul territorio nazionale, ma con diversi precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio. Nelle scorse settimane, aveva infatti compiuto un tentativo di furto in un bar della città.
Il questore, a seguito di istruttoria, ha ritenuto di dover ordinare al soggetto di lasciare immediatamente il territorio comunale di Ancona, imponendogli il divieto di far ritorno per un periodo di tre anni, avvertendolo che in caso di trasgressione sarà denunciato all’A.G.
Il soggetto, ritenuto socialmente pericoloso e dedito alla commissione di tali delitti, non aveva alcun motivo né alcun interesse nel permanere nel territorio del capoluogo ed era stato già destinatario di diversi provvedimenti restrittivi emessi dall’Autorità giudiziaria che ne confermavano la pericolosità sociale.