ANCONA – Caos in Corso Amendola, la denuncia di una residente: «Strisce pedonali pericolose, aiuole sterrate senza senso e materiale edile (con segnaletica stradale) in piazza Don Minzoni, sopra la panchina rossa simbolo della violenza contro le donne». Il cantiere a cui si riferisce la donna, che abita nei pressi delle scuole elementari De Amicis, è quello che si trova in piazza Don Minzoni e che è servito a riqualificare i marciapiedi dei vari isolati. I lavori sono finiti – stando a quanto si legge dal cartello – il 19 maggio 2023.
Una piazza centralissima, quella che si trova sotto le medie Pascoli, in cui – fino a qualche anno fa – c’era persino un’edicola. Ora, più nulla. Solo qualche panchina di marmo su delle piastrelle rosse bordeaux che si stanno sollevando per colpa, probabilmente, delle radici degli alberi: «Perché non hanno sistemato anche queste mattonelle?».
«Guardi il cartello, c’è scritto ˊData di ultimazione lavori: 19.05.2023ˊ (i lavori si riferiscono ai marciapiedi, ndr), ma è ancora tutto così, accatastato alla bell’e meglio. Perché?» – si domanda una delle storiche abitanti – Che poi punta il dito contro i marciapiedi nuovi: «Le giunture, in qualche punto, mancano e i camminamenti sono macchiati. Erano meglio quelli di prima. E vogliamo parlare dei cestini per i rifiuti che scarseggiano?».
Non è un bello spettacolo quello delle transenne in piazza Don Minzoni. Probabilmente, quello spazio è stato usato come appoggio dalla ditta che ha lavorato ai camminamenti pedonali. Tanto che vi sono dei sacchi e degli attrezzi da lavoro, compreso un palo della fermata del bus gettato a terra e una bicicletta intrappolata dentro quelle reti.
«Se ci si sporge, si può vedere la panchina rossa con sopra dei cartelli stradali – prosegue – È quella contro la violenza sulle donne, chissà in quali condizioni la ritroveremo quando questi cantieri verranno smantellati». Transenne anche di fronte al mercato coperto, vicino agli stalli scoloriti.
«Tra via Cesare Battisti e Corso Amendola, delle aiuole senza senso sono state realizzate di recente. Il terriccio, quando piove, si trasforma in fango. Mi chiedo quale sia il motivo per cui sono state progettate queste aiuole all’incrocio – riflette la nostra lettrice – Tra l’altro, tolgono spazio alla carreggiata e nella malaugurata ipotesi che ci mettano delle piante come al Viale, queste ostruirebbero la visuale dei veicoli in transito».
«Pericolosissimo – secondo lei – l’incrocio che porta in via Cadore. Ogni volta che attraverso, prego Dio – scherza (ma non poi tanto, ndr) – Le zebre bianche sono posizionate male e la segnaletica orizzontale, verso via Damiano Chiesa, sta quasi sparendo. Qualcuno, Corso Amendola, lo ha battezzato ˊcentro commerciale naturaleˊ» per via dei tanti negozi a conduzioni familiare che si trovano qui. «Ecco, fate qualcosa anche per noi, basta degrado e auto in sosta selvaggia».