ANCONA – Simone e Giuseppe Santoleri restano in carcere. Il tribunale del Riesame, presso la Corte di Appello de L’Aquila, ha respinto l’istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati difensori del figlio e del marito di Renata Rapposelli, la pittrice che viveva nel capoluogo dorico ma originaria di Chieti e trovata morta il 10 novembre a Tolentino. Il giudice si è preso 45 giorni di tempo per le motivazioni. Padre e figlio sono accusati dell’omicidio della donna, scomparsa il 9 ottobre da Giulianova, dove si era recata in visita proprio ai due familiari.
L’udienza al Riesame si era tenuta ieri, dopo il ricorso presentato dai legali il 23 marzo scorso, e questa mattina è arrivata la decisione che ha confermato l’ordinanza già emessa dal gip della Procura di Ancona Carlo Cimini su richiesta del pm Andrea Laurino. Quella che ha portato all’arresto del 6 marzo. Dopo cinque mesi di indagine che hanno visto all’opera la Procura dorica il caso è passato già da più di un mese alla Procura di Teramo perché l’accusa ritiene che la pittrice sia stata uccisa a Giulianova, il giorno che si era recata in visita ai familiari.
Omicidio della pittrice, arrestati all’alba Simone e Giuseppe Santoleri