ANCONA – Semafori senza avvisatori che rendono pericoloso attraversare la strada, un gradino che impedisce di accedere ad un ufficio, sono solo alcuni esempi di barriere ambientali con cui devono fare i conti le persone con disabilità. Barriere che creano ostacoli nella quotidianità e disuguaglianza.
Cristiano Vittori presidente regionale Unione Italiana Ciechi e presidente della Consulta regionale per la disabilità spiega che sul fonte delle barriere ambientali «c’è ancora del lavoro da fare» e cita ad esempio la mancanza degli scivoli nei marciapiedi che si può riscontrare in alcune strade. «Ci stiamo battendo per avere degli sconti sui mezzi di trasporto pubblico e permettere, come avviene anche in altre regioni, alle persone con un accompagnatore di pagare un solo biglietto».
Le consulte per la disabilità, spiega, «sono molto attive e segnalano le criticità presenti sul territorio, ma anche da parte della Regione c’è grande attenzione su questo tema». Secondo Vittori nei luoghi pubblici e negli uffici serve «maggiore attenzione alla lis (lingua dei segni) per permette alle persone sorde di comunicare».
L’altro fronte di impegno della consulta è in direzione delle pubbliche assistenze che trasportano in ospedale e nelle strutture sanitarie le persone con disabilità intellettive e altre disabilità. Poi il tema del lavoro: «In questa fase c’è poco lavoro per tutti – spiega – e per le persone con disabilità ce n’è anche meno, e le categorie più in difficoltà sono i ciechi e gli ipovedenti. I posti da centralinista e fisioterapista – prosegue – sono pochi e quando uno dei nostri ragazzi va in pensione difficilmente viene sostituito. Per questo stiamo cercando di individuare lavori alternativi».
Nelle Marche sono 78 mila le persone che soffrono a causa di gravi problemi di salute o di limitazioni che impediscono loro di svolgere attività ritenute normali. «La nostra regione è sempre stata sensibile ai temi della disabilità, a partire dalla Legge Regionale n.18 del 1996 (modificata con Legge regionale 21 novembre 2000, n. 28) che promuove e coordina le politiche di intervento in favore delle persone con disabilità» dice l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini.
Tra le misure messe in campo nel 2023, l’assessore ricorda gli 11.655.000 euro per tre ordini di interventi: assistenza domiciliare domestica ed educativa (3,2 milioni circa); integrazione scolastica (5,7 milioni) e lavoro, tirocini ed inclusione sociale (2,8 milioni) che hanno riguardato 6.726 utenti, dei quali 4.046 gravi. La fascia di età più supportata è stata quella tra i 6 e i 10 anni, che conta ben 1.604 bambini. Gli interventi complessivamente realizzati sono stati 9.433.
Per le disabilità gravissime sono stati stanziati 14.063.378 euro: i beneficiari sono stati 4.089 di cui 2.162 erano over 65. Le somme percepite sono 4.354 euro se la persona vive stabilmente in casa; 2.177 euro se frequenta la scuola, un corso di formazione professionale, un centro socio-educativo riabilitativo diurno o un centro di riabilitazione accreditato. Sul fronte dell’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali, Saltamartini ha ricordato che la regione ha trasferito agli Ambiti Territoriali Sociali egione ha trasferito agli Ambiti Territoriali Sociali per l’anno scolastio 2023-2024 il fondo statale di 3.658.571 euro rivolto in parte agli interventi per gli alunni con disabilità sensoriali in parte per gli alunni con disabilità che frequentano la scuola secondaria di II grado.