ANCONA – Il volontariato nel mondo delle disabilità «è un valore straordinario, che è un patrimonio del nostro Paese». Così la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, a margine dell’inaugurazione del Centro Nazionale della Lega del Filo d’Oro, che si è svolta ieri a Osimo, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del vicepresidente della Camera Giorgio Mulè.
«Dobbiamo saper valorizzare tutto questo mondo, che è sempre più formato, sempre più motivato e che aiuta davvero a raggiungere i bisogni dei cittadini e anche a realizzare i progetti – ha detto – perché quella determinazione, che ha un aspetto gratuito, dal punto di vista economico, delle strutture, delle istituzioni, ma che in realtà ha un valore enorme per ogni persona».
La ministra, al termine della cerimonia, si è intrattenuta a parlare con il presidente del Comitato persone sordocieche, per ascoltarne le necessità. Le richieste di un percorso per «una vita autonoma e indipendente», giunte dal presidente del Comitato persone sordocieche della Lega del Filo d’Oro, Francesco Mercurio e dal presidente del Comitato familiari della Lega del Filo d’Oro, Daniele Orlandini, nel corso della cerimonia di inaugurazione, «sono richieste più che legittime». Nelle persone con disabilità «dobbiamo sempre vedere un valore e un talento e noi istituzioni abbiamo il dovere di saperlo cogliere e valorizzare per tutta la comunità».
Le testimonianze che si sono susseguite, da parte dei comitati, del mondo del volontariato e di quello degli operatori «hanno raccontato – ha detto il ministro – quanto straordinarie siano le capacità e le competenze di tanti ragazzi della Lega del Filo d’Oro, ma anche tanti ragazzi con disabilità. In ogni persona dobbiamo potenziare questi aspetti positivi».
«La Lega del Filo d’Oro» è «straordinaria» non solo per le strutture all’avanguardia «ma anche perché dentro ci sono delle persone straordinarie che lavorano non solo perché devono arrivare alla fine della giornata, ma perché ci mettono il cuore» e «un grande impegno» per «stare vicino a tanti ragazzi che hanno fiducia in loro».