ANCONA – «Non solo per le Marche e per l’Assemblea legislativa è una giornata particolare, ma in generale tutta l’attività che è stata fatta dal 1992, anno in cui è stata istituita la Giornata internazionale della disabilità e per la tutela delle persone disabili. Molti progressi in termini di atti legislativi, interventi, attenzioni e situazioni concrete per favorire la disabilità come una ricchezza e non come una limitazione, sono stati fatti però molto ancora dobbiamo fare». Lo ha detto il presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche, Dino Latini, all’inizio della seduta aperta dedicata alla disabilità, la prima su questo tema in Consiglio regionale.
Una seduta che ha visto il presidente richiamare alcuni consiglieri regionali, poco attenti all’avvio dei lavori, invitandoli ad uscire dall’Aula, se non interessati al tema, per passare a ringraziare la consigliera regionale della Lega Anna Menghi per l’impegno sia come promotrice della seduta che sul fronte del tema su cui è in prima linea da un trentennio.
La ministra per le disabilità Erika Stefani, in videocollegamento, nel suo intervento ha auspicato che «il mondo della disabilità sia un sistema e non solo azioni che si basano sull’energia e sulla buona volontà di alcuni. Un mondo che non è fatto solo di bisogni, ma è fatto soprattutto di diritti. Mi piacerebbe pensare ad un futuro in cui il tema delle disabilità possa diventare veramente un tema pieno, creando un sistema che metta in relazione tutti i protagonisti».
Stefani ha invitato a partecipare nel 2022 al percorso di confronto che avvierà lo Stato «per individuare con le regioni i percorsi più virtuosi» ed ha sottolineato che «il tema della disabilità è trasversale ed entra ufficialmente nelle agende dei governi attuali e futuri. Ci sono grandi sfide da affrontare con pragmatismo, lontane dalle ideologie e dai colori politici».
Luca Pancalli
Dopo l’intervento aver aperto i lavori il presidente del Consiglio regionale, ha rinunciato al suo intervento per lasciare spazio agli altri relatori ed ha passato la parola a Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico (Cip), il quale ha rimarcato il ruolo dello sport «come mezzo di integrazione e inclusione sociale, strumento di dialogo universale». «Nei percorsi di vita delle persone disabili – ha detto – è uno strumento sul quale investire per il riconoscimento del diritto di cittadinanza. Non vogliamo compassione, ma comprensione, mantenendo una luce accesa sulle vere difficoltà di tutti i giorni, le paralimpiadi quotidiane». «Sogno un Paese in cui non debba servire un ministero disabilità» ha aggiunto, sottolineando che se la Giornata per la disabilità è importante, «sono altrettanto importanti gli altri 364 giorni e tutti siamo chiamati responsabilmente a costruire un paese più democratico, più civile, a più ad avanzata cultura».
Secondo Pancalli bisogna «perdere la cattiva abitudine del bla bla delle cerimonie» termine sdoganato da Greta Tumberg, «Si analizzano i passi avanti fatti, ma è amaro constatare che tante cose che rivendicavamo oltre 30 anni fa stentano a trovare soluzione» per questo ha affermato «è fondamentale un’alleanza trasversale tra politica, associazioni, enti che si occupano di disabilità».
Ha poi ringraziato la ministra Stefani per il «grande lavoro di intermediazione e coordinamento» compiuto e poi ha aggiunto: «Non credo esistano diritti particolari per persone particolari, credo che esistano persone, cittadini rispettati nel riconoscimento dei loro diritti di cittadinanza».
Il presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap Vincenzo Falabella e il presidente Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità Nazario Pagano, hanno auspicato che la seduta aperta tematica rappresenti l’avvio di un percorso costruttivo progettazione di interventi e allo stesso tempo hanno riconosciuto alle Marche di essere stata la prima regione a dedicare una seduta aperta alla disabilità.
Il Garante regionale dei diritti della persona, Giancarlo Giulianelli ha sottolineato il valore dell’inclusione, un tema sul quale è intervenuta anche la presidente della Commissione regionale Pari opportunità, Maria Lina Vitturini che ha ricordato i progetti con testimonial atleti paralimpici ed i percorsi per adottare linguaggi inclusivi.