ANCONA – I vigili ambientali hanno individuato i responsabili della discarica all’ex Assam, in via Alpi (leggi l’articolo). Sono tre persone ritenute i proprietari dei rifiuti abbandonati davanti al cancello di quella che è stata per anni la sede dell’agenzia servizi settore agroalimentare. «Due li abbiamo già multati – spiega l’assessore alle Manutenzioni Stefano Foresi – il terzo è stato convocato al comando della polizia municipale. I due verbali sono stati fatti uno il 29 marzo e l’altro il 14 aprile. Sono due cittadini che abbiamo colto sul fatto, il primo aveva svuotato la cantina e il secondo aveva fatto pulizie di fondo dalla propria abitazione. Ora il materiale deve essere rimosso dalla Regione perché è sulla loro proprietà». Ma da via Gentile da Fabriano la pensano diversamente. L’assessore regionale al Patrimonio Fabrizio Cesetti ha detto di aver segnalato la discarica il 20 marzo scorso al Comune e agli enti preposti, invitandoli a rimuovere i rifiuti un mese fa. Un rimpallo di competenze? Sembra proprio di sì.
«Noi ci siamo attivati per i controlli e le sanzioni – continua Foresi – la rimozione ora deve essere predisposta e pagata dalla Regione».
L’ufficio Ambiente del Comune ha inviato una comunicazione alla Regione con la quale chiede anche di recintare lo spazio esterno diventato una discarica per evitare ulteriori abbandoni. Lo stesso ufficio ha sottolineato che la rimozione e la pulizia spetta all’Assam e ad Anconambiente. «Anconambiente ha già effettuato il sopralluogo – scrive in una nota il Comune – e ha già comunicato all’Ente le modalità dell’intervento per il quale attende il via libera dell’Assam stessa essendo quella un’area privata».
L’assessore Cesetti conosce bene l’edificio e lo stato in cui si trova. «Appena mi sono insediato – spiega – nel 2015, ho subito ordinato la pulizia all’interno dell’area che viene costantemente monitorata». Intanto i rifiuti rimangono in via Alpi. La soluzione ottimale sarebbe vendere l’immobile, di proprietà della Regione, ma al momento la struttura non è appetibile sul mercato. «Tre aste pubbliche sono andate deserte – continua Cesetti – adesso possiamo procedere a trattativa privata se qualcuno fosse interessato all’acquisto. Il valore dell’immobile oggi è di circa 900mila euro. Per renderlo più appetibile bisognerebbe cambiare la destinazione d’uso, in commerciale o ad uso abitativo. La Giunta regionale, con deliberazione n. 574/2017, ha autorizzato la richiesta al Comune di Ancona di variante urbanistica».