ANCONA – Approvata in Consiglio regionale la disciplina del sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale. La figura era stata introdotta a seguito di una modifica dello statuto regionale nel febbraio di quest’anno e la Giunta avrebbe già individuato l’ex primario Aldo Salvi per ricoprire il nuovo ruolo. Un’approvazione avvenuta non senza polemiche, ieri in Aula, dove si sono riproposti sostanzialmente gli scontri che si erano già verificati in occasione dell’istituzione di questa figura.
Critiche le opposizioni. Pd e M5s hanno votato contro, così come anche il consigliere regionale dei Civici Marche, Giacomo Rossi, il quale ha motivato la sua contrarietà spiegando che il sottosegretario avrebbe dovuto essere scelto non tra le figure esterne, ma tra i consiglieri regionali così da risultare a costo zero. La figura scelta dovrà comunque essere formalizzata con un apposito decreto. Stanziati 133mila euro nel triennio 2023-2025 per finanziare la legge.
«Il centrodestra marchigiano – ha attaccato il gruppo assembleare del Pd – fa pagare di tasca propria ai cittadini il prezzo dei suoi litigi interni con una legge che non solo rappresenta un’oscenità politica, istituzionale e amministrativa, ma che la dice lunga anche su quali siano le priorità della giunta Acquaroli, ridotta ormai alla stregua di un vero e proprio poltronificio».
Secondo il dem Fabrizio Cesetti ha ricordato «i dubbi» sollevati dalla Corte dei Conti, in particolare per quanto concerne la natura e i compiti del sottosegretario, nonché i relativi costi, visto che che la Regione Marche dispone già di figure e strutture chiamate a coadiuvare il presidente e la giunta regionale. Noi non eravamo pregiudizialmente contro questa legge, ma avevamo proposto con un apposito emendamento, bocciato dal centrodestra, che la nomina di questa figura avvenisse tra i consiglieri regionali».
Secondo la vicecapogruppo del Pd Anna Casini «è evidente che l’accelerazione data dal presidente Acquaroli all’istituzione della figura del sottosegretario è dovuta esclusivamente alla crisi politica scoppiata alcune settimane fa, dopo la richiesta della Lega di sostituire ben mezza giunta e, in particolare, l’assessore alla Sanità Saltamartini. Tanto è vero che il nome prescelto per questo nuovo incarico è quello del dottor Aldo Salvi, ex primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Torrette, che ancor prima della nomina ufficiale più volte è intervenuto sulla stampa parlando praticamente da neo assessore, anziché da sottosegretario. Di fronte a una situazione che lo stava travolgendo, Acquaroli ha usato il sottosegretario per porre sotto tutela l’assessore Saltamartini, primo responsabile del disastro sanitario che negli ultimi tre anni ha gravemente compromesso il diritto alla salute dei marchigiani. Ma l’istituzione del sottosegretario e la nomina di Salvi risolveranno forse i problemi del centrodestra, non certo quelli dei marchigiani».