Ancona-Osimo

Ancona, distrutta la mostra itinerante su Malta. Scortichini (GoWorld): «I vandali non c’entrano»

L'amministratore delegato ha ideato la bellissima esposizione, che ha però raccolto critiche e polemiche per via dei sacchi di plastica rossi: «Forse non erano il massimo, ma stiamo rimediando»

La mostra divelta in piazza Cavour per colpa del vento

ANCONA – Mostra su Malta in piazza Cavour: divelti i pannelli della Go World. È accaduto ieri (22 luglio), quando in tanti hanno notato le fotografie (anzi, le gigantografie) di diversi luoghi di villeggiatura e scorci mozzafiato accatastate a terra, tra i passanti.

I cartelloni a terra in piazza Cavour

Subito il pensiero è andato ai vandali e ai teppisti, che avrebbero potuto creare quel caos. Ma Ludovico Scortichini, amministratore delegato di Go World, fuga ogni dubbio: «È stato il forte vento, i vandali non c’entrano nulla», dice. «Quando abbiamo messo in atto l’idea di una mostra itinerante e permanente all’aperto, confesso che abbiamo pensato sin dal principio all’incognita vandali. Ma per fortuna il problema non si è pòsto. Solo nei primi venti giorni è accaduto che un pannello fosse stato rotto. Però, credo che sia stata una banale pallonata di qualche bambino in piazza Roma, nulla di intenzionale».

La mostra, infatti, prima si trovava in piazza Roma. E in tanti l’hanno criticata per via dei sacchi rossi che fissavano a terra i pannelli di ferro: «Una polemica sterile – secondo Scortichini – Ci si sarebbe dovuti soffermare sul messaggio valoriale delle foto più che sui sacchi di plastica che tra l’altro erano brandizzati, ma forse – ammette – non erano il massimo».

L’ad smorza ancora i toni: «Da domani (24 luglio) esporremo in piazza Cavour gli scatti meravigliosi di tre fotografi della National Geographic. Si tratta di Edoardo Gresti, Paolo Petrignani e Sergio Pitamitz. E stavolta – ironizza – non ci saranno i sacchi di plastica. Lo prometto».

Ludovico Scortichini, Ad della Go World

L’esposizione in piazza Cavour sarà presente fino al 20 settembre: «Vedremo i luoghi più belli del mondo sempre col concetto di Malta e quindi con fotografie che hanno un contenuto valoriale, magari relative alla sostenibilità, alla conservazione, alla tutela di alcune culture o aree, con altrettanti focus valoriali. Sono state scelte non foto tecnicamente belle o perfette, ma scatti che rappresentino qualcosa. Al di là del tecnicismo».

Ma com’è nata l’idea? «Sono anni che anche con la precedente giunta dicevo che secondo me le mostre, se fatte in luoghi chiusi e solo per appassionati, non trasmettono la bellezza alla popolazione. Insomma, se l’esposizione fotografica si rivolge solo agli amanti o ai professionisti del mondo della fotografia è fine a sé stessa. Invece, le mostre all’aperto (anche itineranti) che durano mesi restituiscano a chi le guarda non solo il ˊwowˊ della foto ma anche una serie di messaggi positivi – conclude – Coinvolgeremo anche i giovanissimi con dei percorsi ad hoc per le scuole».

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