ANCONA – Marche al 13° posto in Italia nel 2022 per indice del dono con un 68,4% di consensi alla donazione, in linea con la media nazionale che si attesta al 68,2%. Pietrarubbia con un tasso di consensi del 100% (e un’astensione del 55,6%) si conferma per il secondo anno consecutivo il Comune più generoso delle Marche per la donazione di organi.
È quanto emerge dall’ultima edizione dell’Indice del Dono, il rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti sulle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel momento del rinnovo e dell’emissione della carta d’identità elettronica.
Tra i Comuni marchigiani più generosi c’è anche Ortezzano che segue Pietrarubbia e Poggio San Marcello. Guardando ai dati provinciali Pesaro-Urbino è in testa e 53esima a livello nazionale, mentre Macerata è 59esima rispetto alla classifica nazionale (su 107 province), Ancona 60esima, Ascoli Piceno 70esima e Fermo 81esima.
Nel 2022 in Italia sono stati registrati 2,8 milioni di nuove dichiarazioni di volontà alla donazione: 1,9 milioni di sì (68,2%) e quasi 900mila no (31,8%), con un leggero peggioramento rispetto al 2021 quando i consensi si erano attestati al 68,9%. Solo il 55,5% dei cittadini hanno espresso una volontà rispetto alla donazione al momento del rinnovo o del rilascio della carta di identità.
Le percentuali di consenso maggiori sono state registrate tra le donne (71,3%, contro il 66,2% di sì espresso tra gli uomini) e soprattutto nella fascia d’età 35-40 anni (72,6%). L’opposizione alla donazione è leggermente più altra fra i giovanissimi (nel 2022 il 30,2% dei 18-25enni ha registrato un no) per poi crescere esponenzialmente oltre i 70 anni (42,4% di no tra i 70-80enni, 56,5% tra gli over 80) nell’errata convinzione che la donazione degli organi in età avanzata non sia possibile. Ad oggi sono 15,5 milioni le dichiarazioni registrate: 11,1 milioni di sì e 4,4 milioni di no.
E nelle Marche? «Il 2022 è stato un anno record per i trapianti nelle Marche- ricorda Francesca De Pace, responsabile del Centro Regionale Trapianti delle Marche – ne sono stati fatti 105, mentre nel 2021 erano 90. Il trapianto è possibile solo grazie alla donazione e nelle Marche si potrebbe donare molto di più: la percentuale di opposizioni registrate nel 2022 nelle rianimazioni delle Marche è stata pari al 29,73%, in crescita rispetto al 2021 quando era al 25,40%, e rispetto al 2020 quando era al 24,28%».
De Pace spiega che nel 2022 sono stati 47 i donatori procurati nelle Marche, di cui 43 utilizzati. Infatti 4 sono risultati non idonei alla donazione. Su 22 opposizioni registrate due opposizioni sono state dichiarate in vita al momento del rilascio della carta d’identità elettronica. La maggior parte sono quindi state espresse dalle famiglie dei donatori.
«Il consenso alla donazione degli organi e dei tessuti c’è stato – evidenzia – , ma avremmo potuto avere un terzo di donatori in più, e quindi almeno altri venti trapianti in più se non ci fossero state queste opposizioni. Negli ultimi tre anni constatiamo una piccola, ma costante, crescita delle opposizioni alla donazione, che in parte corrisponde anche all’aumento dei donatori segnalati, ma che comunque bisogna contrastare. Ancora troppe persone dicono di no: è importante quando ci si reca all’anagrafe per la carta di identità dire si alla richiesta di esprimersi in merito alla donazione, richiesta che vi devono fare, perché questo permette di salvare una vita. Non dimentichiamoci – conclude – che la donazione avviene dopo la nostra morte, non ci toglie nulla, ma regala vita e salute a chi altrimenti potrebbe morire nel giro di pochi giorni. È la nostra più bella eredità d’amore verso il prossimo».