ANCONA – La scorsa notte, le Squadre volanti sono intervenute in centro ad Ancona per la segnalazione di una persona in difficoltà. Giunti sul posto, i poliziotti verificavano la presenza di una donna, seduta sul marciapiede in evidente stato confusionale, la quale si lamentava proferendo frasi sconnesse e prive di senso compiuto. Dalle parole di quella signora, di origine russa di circa 40 anni, gli agenti riuscivano a comprendere che sarebbe stata colpita in volto dal proprio compagno, e di essersi procurata escoriazioni ad un gomito e ad un ginocchio.
Immediatamente veniva allertato personale sanitario che prestava alla donna le prime cure del caso, mentre i poliziotti si recavano presso la sua abitazione dove trovavano il compagno, un cittadino italiano, il quale riferiva loro di avere avuto con lei un acceso diverbio scaturito dalla sua esasperazione per le alterate condizioni psicologiche della compagna, affetta da disturbi depressivi e da dipendenza da alcool, per le quali era stata anche ricoverata, come risultava dalla documentazione sanitaria che mostrava.
L’uomo riferiva di non aver usato qualsivoglia violenza fisica nei confronti della donna, tuttavia, non negava di averla tenuta stretta nel tentativo di placare il suo stato di agitazione psicofisico e lei, divincolandosi violentemente, cadeva rovinosamente per terra. A quel punto i poliziotti, una volta recuperati e consegnati ai sanitari gli effetti personali che la donna richiedeva, rendevano possibile il suo trasporto presso il locale nosocomio per ulteriori ed approfonditi accertamenti medici.
Verso le tre di notte, le Squadre Volanti intervenivano nel centro storico di Ancona, in ausilio dei Vigili del Fuoco per un incendio di alcuni cassonetti della spazzatura che aveva danneggiato un’autovettura. Una volta sul posto i poliziotti verificavano che l’incendio era stato già domato, verificando la presenza di una macchina che presentava nella parte anteriore della carrozzeria evidenti danni causati dalle fiamme.
Gli agenti riuscivano a rintracciare il proprietario del mezzo, residente in quella zona, ma non presente per questioni lavorative. La madre convivente del proprietario dell’automobile riferiva di essere lei la principale utilizzatrice del mezzo e di averla regolarmente parcheggiata nel luogo dell’accaduto.
Considerato lo stato non idoneo in cui versava l’autovettura, per la sicurezza di tutti, i poliziotti facevano ricoverare il veicolo presso un deposito. Inoltre, facevano intervenire il personale di “AnconaAmbiente” per la rimozione di vari detriti e cenere causati dall’incendio.