ANCONA – Per evitare assembramenti quest’anno la messa di Natale sarà trasmessa anche su Facebook. È la scelta maturata da alcuni sacerdoti fra i quali figurano don Dino Cecconi, reggente del Duomo San Leopardo di Osimo, e don Giuliano Nava, rettore del Duomo di San Ciriaco di Ancona. I provvedimenti disposti dal governo per limitare la pandemia di coronavirus, con il coprifuoco alle 22, renderanno impossibile celebrare la messa di mezzanotte che dovrà essere necessariamente anticipata. Inoltre, essendo vietati gli assembramenti, trasmettere la funzione religiosa tramite Facebook o apposita piattaforma, consente di evitare rischi e di consentire anche alle persone con fragilità e agli anziani di seguire la messa in sicurezza.
«Una scelta che avevamo fatto anche durante il lockdown quando abbiamo trasmesso la messa domenicale in diretta su Facebook» spiega il rettore di San Ciriaco. Un Natale, ai tempi del covid, che «i fedeli vivranno allo stesso modo con cui lo hanno sempre vissuto: anche se la manifestazione esterna sarà un po’ limitata, il suo valore rimane intatto». Don Giuliano è convinto che «da questa esperienza usciremo migliori: il termine “crisi” in greco significa “giudizio nuovo”: ne usciremo provati ma sicuramente migliori».
Celebrazione sui social anche al Duomo di Osimo. Don Dino Cecconi, reggente della Cattedrale di San Lepardo, spiega «abbiamo iniziato già da domenica scorsa, la prima di avvento». La scelta del sacerdote, inviato e documentarista, va incontro soprattutto alla popolazione anziana che «vuole restare unita alla parrocchia». Il reggente spiega che c’è già apprezzamento per l’iniziativa e che la celebrazione è stata seguita persino da Cape Town in Sudafrica e da Chicago negli Stati Uniti, dove vivono alcune famiglie di italiani che gli hanno scritto complimentandosi per dar loro modo di seguire la messa in italiano.
Nessuno sconvolgimento alla tradizione secondo don Dino, che evidenzia come «la liturgia ha sempre concesso di anticipare la messa vespertina, non è una novità. La messa di mezzanotte è una tradizione, ma non una esclusiva liturgica. Oltretutto ci si deve adattare per il bene delle persone: questo non creerà grosso scompiglio, anticiperemo la funzione alle 20 il giorno della Vigilia di Natale».
Insomma quello del 2020 sarà più «un Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi». Per molte famiglie, conclude, «sarà una riscoperta, perché per chi ha una mentalità aperta ogni disgrazia porta grazia, mentre per chi è angustiato, ogni disgrazia è una sfortuna».