Ancona-Osimo

Centrale dello spaccio in casa, arrestata coppia di anconetani insospettabili

Nell'abitazione i poliziotti della Squadra Mobile hanno trovato cocaina, hashish e contante. I due, entrambi senza precedenti, sono stati posti agli arresti domiciliari

ANCONA – Avevano trasformato l’abitazione in una vera e propria centrale dello spaccio dove organizzavano festini a base di droga per vendere cocaina ed hashish ai loro amici-clienti. Un’attività che però non è sfuggita ai poliziotti della Squadra Mobile di Ancona che, guidati da Carlo Pinto, li hanno colti sul fatto.

A finire in manette è stata una coppia di anconetani insospettabili lui un 42enne e lei una 40enne, entrambi senza precedenti. Per comprarsi la cocaina la coppia convivente aveva messo in piedi una centrale dello spaccio all’interno della propria abitazione. L’intensa attività investigativa compiuta dagli agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Ancona ha portato in breve tempo ad individuare la “maison dello spaccio”.

L’arresto è avvenuto ieri mattina (12 ottobre), quando i poliziotti hanno allacciato le manette ai polsi dei due, colti  in flagranza di reato per spaccio e detenzione di sostanza stupefacente. Gli agenti durante un appostamento sotto l’abitazione dei due conviventi, hanno fermato la donna che era uscita in compagnia del suo cane. Alla perquisizione l’hanno trovata in possesso di cocaina pronta per essere venduta. Nell’abitazione gli agenti hanno trovato 25 grammi di cocaina, 10 grammi di hashish e 110 euro in contante, provento dell’attività di spaccio, oltre ad un bilancino di precisione.

L’impressione dei poliziotti è che l’attività andasse avanti già da qualche tempo. Sempre più spesso i pusher stanno orientando il commercio di sostanze stupefacenti nelle abitazioni pensando di passare inosservati: gli spacciatori attendono i clienti in casa per cedergli la droga.

La coppia, arrestata con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di cocaina ed hashish, è stata posta agli arresti domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona in attesa di convalida e giudizio direttissimo.