ANCONA – Il gip Sonia Piermartini ha convalidato l’arresto dell’anconetano finito in manette per la droga dello stupro. Questa mattina – 1 novembre – era fissata la convalida e l’accusato, 46 anni, commerciante, resterà in carcere a Montacuto. La misura cautelare è stata disposta per il pericolo di inquinamento probatorio che potrebbe fare se ritornasse a casa. La difesa, rappresentata dall’avvocato Ennio Tomassoni Compagnucci Spagnoli, ricorrerà al riesame. Davanti al giudice l’uomo avrebbe risposto alle domande dando una sua versione dei fatti.
Le manette per lui erano scattate venerdì 29 ottobre, dopo aver ritirato un pacco ordinato tramite internet.
Il pacco conteneva sostanza psicotropa e viaggiava attraverso un comune corriere. Grazie ad una serie di servizi di pedinamento e di appostamento, svolti dai poliziotti della squadra mobile, il giovane è stato fermato subito dopo il ritiro della droga.
Dentro c’erano 10 litri di Gamma-butirrolattone (GBL), diviso in 10 flaconi da un litro ciascuno, ovvero 12 mila dosi (1.200 dosi ogni litro) che, sul mercato, avrebbero fruttato 36.000 euro, circa 3 euro a dose. Oltre allo stupefacente, all’atto della perquisizione domiciliare, i poliziotti hanno rinvenuto anche numerose siringhe da insulina prive di ago, utili per il dosaggio del GBL, e 7 bustine di polvere cristallizzata (mefedrone). Il tutto è stato posto sotto sequestro. La droga sarebbe stata destinata a feste private a luci rosse all’interno della città.