Ancona-Osimo

Ancona, droga dello stupro: scarcerato il commerciante

La difesa è ricorsa al tribunale del Riesame che ha disposto per lui gli arresti domiciliari. Non c’è prova per lo spaccio

polizia, volante, squadra mobile

ANCONA – Lascia il carcere e va ai domiciliari il 46enne, commerciante, arrestato il 29 ottobre scorso perché trovato con un grosso quantitativo di droga detta “dello stupro”

L’uomo era stato sorpreso dai poliziotti della squadra mobile, dopo aver ritirato un pacco, da lui ordinato, contenente dieci litri di Gamma-butirrolattone (Gbl), diviso in 10 flaconi da un litro ciascuno, pari a 12 mila dosi (1.200 dosi ogni litro) che, sul mercato, avrebbero fruttato 36mila euro (circa 3 euro a dose). Dopo l’arresto e la convalida fatta alla casa circondariale di Montacuto la difesa è ricorsa al tribunale del Riesame che ieri ha accolto la richiesta degli avvocati Monica Clementi dello studio Magistrelli ed Ennio Tomassoni per la revoca del carcere.

Per i difensori non ci sarebbero elementi tangibili per dimostrare lo spaccio e l’ordine è stato fatto dall’indagato in maniera trasparente, tramite un sito internet croato, pagato con la carta di credito personale a lui intestata. Collocato ai domiciliari il 46enne non potrà per ora tornare al lavoro.
Il pacco contenente la sostanza psicotropa, atterrata prima all’aeroporto di Fiumicino, viaggiava attraverso un comune corriere ed era destinata all’anconetano che, nelle prime ore del pomeriggio, era andato a ritirarlo al centro di smistamento pacchi e corrispondenza. Mirati servizi di pedinamento e appostamento eseguiti dagli agenti, avevano permesso di fermare il giovane subito dopo il ritiro della droga. Oltre allo stupefacente, le successive perquisizioni domiciliari, avevano permesso di sequestrare numerose siringhe da insulina prive di ago, utili per il dosaggio del Gbl, nonché sette bustine di polvere cristallizzata (mefedrone). 

A convalidare l’arresto, dopo le manette, era stata la gip Sonia Piermartini. La misura cautelare era stata disposta per il pericolo di inquinamento probatorio ma la difesa aveva annunciato il

Riesame già in quella circostanza.

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