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Ancona, due anni di servizi ad Alto Impatto: 123 espulsioni nel bilancio dei controlli al Piano

I risultati dei servizi dispiegati al Piano, gli obiettivi di interesse e di particolare attenzione in una zona sede di situazioni problematiche riguardanti decoro urbano e contrasto all'immigrazione clandestina

La Questura di Ancona
La Questura di Ancona

ANCONA – Da circa due anni i servizi Alto Impatto, disposti dal Questore Capocasa, d’intesa con il Prefetto hanno visto numeri importanti, servizi e presidi dispiegati in maniera capillare nei punti più nevralgici della città.

Nel pomeriggio di ieri 12 febbraio due equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia, unitamente ai poliziotti della Questura hanno effettuato un controllo fin dal primo pomeriggio. Gli identificati sono stati 140, di cui 30 con precedenti. Tra questi un cittadino bengalese di circa 40 anni veniva trovato in possesso del permesso di soggiorno scaduto da diversi mesi e pertanto veniva invitato presso gli Uffici di via Gervasoni al fine di svolgere le verifiche sulla regolarità o meno della sua permanenza sul territorio nazionale. 

Controllati anche 63 veicoli ed elevata una sanzione per violazione dell’art. 193 co. 2 C.d.S.

Controllati anche diversi esercizi commerciali, senza riscontrare alcuna irregolarità. 

I risultati dei servizi dispiegati al Piano sono oltremodo positivi ed evidenziano dei numeri interessanti, sui quali si riflette tutta l’attenzione dei poliziotti per le zone più sensibili, al fine di restituire vivibilità e serenità ai cittadini anconetani. Tra gli obiettivi di interesse e di attenzione particolare nella zona del Piano, sede di situazioni problematiche riguardanti il decoro urbano ed il contrasto all’immigrazione clandestina, è il piazzale antistante un noto supermercato, collocato tra Via Giordano Bruno e C.so Carlo Alberto. L’area viene monitorata costantemente, per accertare la presenza di stranieri non in regola con il permesso di soggiorno e comunque soggetti molesti, considerando il cospicuo numero di clienti che accedono all’esercizio commerciale. 

E proprio in ordine al contrasto all’immigrazione clandestina, fino ad oggi, 13 febbraio 2024, si sono annotati i seguenti provvedimenti:

N. 123 Provvedimenti di espulsione del Sig. Prefetto;

– N. 132 Ordini del Questore a lasciare il T.N. entro 7 giorni;

– N. 10 Accompagnamenti presso C.P.R.;

– N. 11 Accompagnamenti in Frontiera.

Sul fronte dei controlli agli esercizi commerciali invece, in virtù dei controlli effettuati nell’ambito di tali servizi sono stati elevati:

17 provvedimenti di sospensione dell’attività ex art. 100 T.U.L.P.S.;

– oltre 15 esercizi chiusi per gravi carenze igienico sanitarie;

– oltre 50 verbali di contestazioni e violazioni amministrative in materia di mancanza di cartellonistica obbligatoria, carenze igienico- sanitarie e attività di pubblico spettacolo senza licenza.

Inoltre, giova precisare che in P.zza D’Armi ed aree limitrofe, si concentrano le abitazioni popolari di numerosi stranieri ed alcune famiglie rom, tra i quali alcuni componenti già destinatari di misure cautelari eseguite dalla Squadra Mobile e soggetti seguiti dal locale Ufficio Anticrimine, perché interessati da provvedimenti restrittivi di natura diversa, che sono sottoposti a controlli dedicati, finalizzati a verificare il rispetto delle specifiche prescrizioni disposte.

In particolare, sono stati istruiti dal locale Ufficio Misure di Prevenzione, nei riguardi di soggetti residenti o resisi responsabili di condotte pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica nel suddetto quartiere, i seguenti provvedimenti:

N. 55 Avvisi Orali;

– N.33 D.Ac.Ur;

– N. 67 F.V.O.;

– N. 5 Sorveglianze Speciali accolte dal Tribunale di Ancona, Sezione Misure di Prevenzione. 

Inoltre, va ricordato che nel corso di tutto il 2023 non si sono rilevate risse o gravi episodi di violenza urbana e sono state segnalate sporadiche liti/aggressioni, soprattutto tra conoscenti e/o per motivi di convivenza, prevalentemente dovute all’abuso di alcool.

L’attività realizzata in questi due anni ha infine consentito:

il deferimento in stato di arresto di N.23 persone;

– la denuncia in stato di libertà di N. 138 individui;

– la segnalazione di oltre 100 consumatori di sostanze stupefacenti ex art. 75 D.P.R. 309/90

– la contestazione a N.56 persone della sanzione amministrativa della ubriachezza manifesta e molesta.

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