ANCONA – Ancora due divieti di accesso alle aree urbane sono stati emessi dal questore di Ancona, Cesare Capocasa, a seguito dell’istruttoria dell’ufficio misure di prevenzione della polizia anticrimine. I provvedimenti, che saranno notificati in queste ore, colpiranno due giovani già noti alle forze dell’ordine, in quanto responsabili di numerosi comportamenti antisociali e pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, nonché da ultimo, lo scorso 17 luglio, quando hanno tentato di impedire il controllo di due cittadini extracomunitari, fatto avvenuto in piazza Roma quando si sono resi responsabili di resistenza e minacce a pubblico ufficiale. La vicenda ha visto personale della questura dorica impegnato sia a gestire la situazione quel lunedì sera, per evitare che degenerasse, sia anche successivamente, per ricostruire l’esatta tempistica degli eventi e assicurare alla giustizia i responsabili dell’evento che aveva creato allarme in città con numerose chiamate ai numeri di pronto intervento per chiedere l’aiuto del personale di polizia.
A seguito dell’attività svolta, il questore Capocasa, valutata la condotta dei giovani e i loro precedenti specifici, ha ritenuto di emettere nei riguardi dei medesimi, entrambi extracomunitari di seconda generazione, le misure dei cosiddetti D.Ac.Ur, vietando così ai ragazzi di accedere, uno di loro per un anno, e un altro per due – poiché già colpito da analoga misura in passato – ai locali e agli esercizi pubblici presenti nella zona di corso Garibaldi, corso Mazzini, piazza Cavour e piazza Roma, con divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi. La nota della questura anconetana ricorda che il Daspo urbano, chiamato anche Willy, in memoria di una giovane vita spezzata proprio in occasione di una rissa tra giovani scoppiata per futili motivi, rappresenta la misura più idonea a frenare i comportamenti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, che avvengono nei centri cittadini. Non a caso il questore di Ancona ha emesso il poco più di un semestre del 2023 ben trentacinque provvedimenti, colpendo con la misura di prevenzione tutti i soggetti che si sono resi responsabili di condotte violente in ambito cittadino, soggetti che sono stati individuati e denunciati all’autorità giudiziaria competente.