ANCONA – Summer School internazionale sui cambiamenti climatici, insorge il gruppo consiliare del Partito Democratico anconetano: «L’assessore Battino nega un posto per dormire a studenti universitari e ricercatori. Comprensibile l’inesperienza, ma non l’arroganza. Complicato essere considerati capoluogo così».
Non hanno usato mezzi termini, dal centrosinistra, per commentare la vicenda che da giorni sta tenendo banco, in città. In circa 40 sono arrivati da tutta Italia – tra studenti, giovani professori e ricercatori – per studiare l’impatto sulla costa dei cambiamenti climatici. Fragilità che riguardano anche il nostro territorio e per le quali lo studio prevede un cammino da Ancona a Pescara, con una serie di convegni e seminari tra Marche e Abruzzo. Oggi il gruppo, dopo aver toccato ieri Porto Potenza Picena, si trova a Porto Sant’Elpidio.
Gli organizzatori della Summer School avevano commentato circa «un’accoglienza deludente del Comune di Ancona, che è risultato essere l’unico in tutti questi anni a negarci un luogo in cui dormire». All’Amministrazione, era stata chiesta la possibilità di pernottare in una palestra o in un palazzetto dello sport con dei sacchi a pelo.
«Apprendiamo basiti che l’assessore all’Università Marco Battino non è riuscito a garantire, nonostante le strutture comunali disponibili, un luogo in cui far pernottare la rete universitaria ˊLaboratorio del Camminoˊ (l’LdC è coordinata dai docenti Luca Lazzarini e Serena Marchionni, ndr), che da anni organizza una Summer School itinerante per lo studio delle fragilità del territorio e l’impatto dei cambiamenti climatici sulla costa».
«Un gruppo di 40 persone, tra studenti e ricercatori da tutta Italia, si sta muovendo lungo la costa adriatica per motivi di studio e formazione e il Comune di Ancona è l’unico Comune che non è stato in grado di offrire nemmeno una palestra per srotolare i sacchi a pelo».
E ancora: «L’assessore all’Università ha dichiarato che non gli era mai successo che qualcuno gli chiedesse una palestra per dormire, e che il Comune non può dare le chiavi delle strutture a chi le chiede, dall’oggi al domani, perché devono essere accesi gli impianti e verificate le condizioni di sicurezza».
«Peccato che gli organizzatori della Summer School avevano richiesto all’Amministrazione un luogo per pernottare già a gennaio e che Battino, a giugno, aveva dato piena disponibilità. Come è stato possibile non riuscire ad organizzarsi in tutti questi mesi? In passato, le strutture comunali venivano normalmente concesse per scopi meritevoli. Per esempio, il campo Nelson Mandela era stato messo a disposizione della protezione civile francese, in partenza per la Grecia per l’emergenza incendi (clicca qui). Inoltre, in questo periodo le strutture sportive non sono neppure occupate da attività sportive. Con più impegno e tempismo il servizio si sarebbe certamente potuto garantire».
Poi, rincarano la dose: «È comprensibile l’inesperienza dell’assessore, dato che per la prima volta fa parte delle istituzioni cittadine, ma non lo è affatto la sua arroganza. Non è possibile sostenere che un servizio sia impossibile da offrire se, per incapacità proprie, non si è in grado di offrirlo. Comprendiamo il disappunto della rete universitaria ˊLdCˊ che si è vista negare l’alloggio all’ultimo minuto. Così è complicato apparire come un capoluogo di regione. Da tempo stiamo cercando di capire quale siano il cuore e l’essenza di questo assessorato. Ancora una volta, facciamo fatica coglierli».