Ancona-Osimo

Ancona e le critiche alla ruota. La replica di Tombolini: «Il Pd? Sono stati loro a spendere»

La provocazione del Pd: «Il consigliere Tombolini aveva attaccato l’amministrazione di centrosinistra accusandola di aver scambiato gli anconetani per criceti». L'assessore risponde

La ruota panoramica di Ancona

ANCONA – Ruota panoramica di Ancona, dopo le critiche di Italia Nostra e Pd, l’assessore comunale ai lavori pubblici Stefano Tombolini – attaccato su più fronti in appena due giorni – sbotta: «Ma chi è il Pd?». Prima ci scherza su, poi invece comincia a snocciolare il problema e a rispondere per le rime. La ruota arrivò nel 2017, con l’allora Sindaca Valeria Mancinelli (centrosinistra).

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Piazza Cavour era stata inaugurata da poco e si levarono critiche su più fronti. L’allora opposizione, che oggi siede sugli scranni più alti di Palazzo del Popolo, criticava aspramente la ruota. Tra questi, c’era anche l’attuale assessore ai lavori pubblici.

L’assessore comunale Stefano Tombolini

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«Il consigliere Tombolini aveva attaccato l’amministrazione di centrosinistra accusandola di aver scambiato gli anconetani per criceti. Tombolini allora criticava i costi degli allestimenti natalizi, ruota compresa, oggi la sua Giunta li aumenta», la nota al vetriolo diffusa qualche giorno fa dal Partito Democratico.

«Probabilmente chi avanza queste critiche dal Pd non è la stessa persona di allora e non capisce la natura dell’osservazione che feci. Anni fa, il Pd, per far arrivare la ruota panoramica in piazza Cavour, fece fare una relazione geologica dall’architetto  Giacomo Circelli e appose fondazioni in calcestruzzo nella piazza».

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«Ciò era necessario perché – continua il titolare dei lavori pubblici – altrimenti la portanza della piazza non era sufficiente ad accogliere i carichi della ruota». Tombolini quel periodo lo ricorda bene: vennero spesi «tra i 60 e i 70mila euro dall’Amministrazione comunale del tempo, per far arricchire un soggetto privato ben preciso. Ma gli investimenti – rimarca – li fecero loro, non noi. E mi sembrava assurdo realizzare opere in favore di un soggetto che ne avrebbe tratto un profitto del tutto personale».