Ancona-Osimo

Ancona, ecco il secondo murales acchiappa selfie. «I turisti si fermano per le foto e i clienti aumentano. Così rinasce via degli Orefici»

Un’opera tridimensionale come solo Leonardo Cemak sa fare. Il famoso fumettista, illustratore e vignettista di lungo corso, con un passato, tra l’altro, a La Repubblica, L’unità, Panorama, Linus e Comix (solo per citarne alcuni), ha realizzato il disegno a metà aprile

Raffaella Chiucconi (Città del sole) mostra il nuovo murales

ANCONA – Tre mesi di RifiOrefici e spunta un altro meraviglioso murales. Stavolta, accanto alla leggiadra ballerina che getta una mascherina (finta) nel cestino (vero) del vicolo, ecco un’elegante signora che fa shopping. Al suo seguito, il cagnolino (finto) che scavalca un vaso (vero).

Un’opera tridimensionale come solo Leonardo Cemak sa fare. Il famoso fumettista, illustratore e vignettista di lungo corso, con un passato – tra l’altro – a La RepubblicaL’unitàPanoramaLinus e Comix (solo per citarne alcuni) – ha realizzato il disegno a metà aprile.

Il muro è stato infatti colorato il 15 aprile. La signora pitturata sul muro spoglio di via degli Orefici ha dato l’ok – per così dire – all’evento RifiOrefici, ideato dai commercianti dello storico vicolo. Vicolo che, per intenderci, collega corso Mazzini a piazza del Plebiscito (per tutti piazza del Papa).

Leonardo Cemak, raggiunto al telefono, spiega la tecnica usata per la realizzazione del murales: «Ho usato gli stencil. Prima, ho fatto il disegno su carta, poi sono arrivato in via degli Orefici con i cartoni e – dice – con l’aiuto di qualche assistente che mi ha aiutato a tenere ferme le sagome ho disegnato l’interno. La seconda opera è in continuità con la danzatrice sulla sinistra».

La danzatrice era stata realizzata due anni fa, nel giugno 2021. Ora, nel 2023, ecco un altro murales. In tanti colgono il dettaglio più colorato: «La signora in questione porta con sé una borsetta con una margherita, che è anche un sole».  

La manifestazione statica RifiOrefici prevede che ogni esercente esponga fuori dal proprio negozio delle piante, così da fare di un vicolo prima spoglio e quasi trascurato un viottolo bello, colorato e profumato. Qui, a due passi dal cuore della città, non ci sono più vetrine vuote.

Fiori e quadri: «Così è rinata via degli Orefici»

Si è riempito persino l’ultimo spazio sfitto, grazie all’arrivo di Humus caffè: «Le cose stanno finalmente andando bene. Il rumore bisogna farlo anche quando c’è qualcosa di positivo – spiega Raffaella Chiucconi, di Città del sole – RifiOrefici è iniziata il 24 marzo e terminerà il 20 maggio».

Sono stati tre mesi di esposizioni floreali, vetrine a tema, mostre d’arte, laboratori, performance live, momenti di moda e passeggiate organizzate al vicino parco del Cardeto: la Galleria Papini e la pittrice Fiorella Bianchi hanno acconsentito ad esporre le loro opere fuori dalle vetrine.

«È stato previsto persino un truccatore per i bambini – continua Chiucconi – Guardi qua, prima era un vicolo normale e ora la gente si scatta i selfie con i murales sullo sfondo. Stiamo tirando fuori la voglia di risbocciare, perché abbiamo le potenzialità per farlo. Non ci rassegniamo alle lamentele, secondo cui ˈva tutto maleˈ».

L’idea dei fiori «è stata contagiosa, ha risvegliato anche la gente più assonnata (ride, ndr) e l’obiettivo era far rifiorire la via. Abbiamo iniziato esponendo le piante, dato che era primavera. Abbiamo scelto le ortensie, come fiore stagionale, anche perché è abbastanza resistente».

A terra, opere d’arte colorate e ortensie in vasi, «ma alla sera riponiamo tutto nei negozi, altrimenti non le troviamo più». Dalla pescheria di via degli Orefici, Claudio Cipolloni apprezza «l’opera. È positivo e richiama gente».

Concorde Massimo Pollini, di Tao artigianato artistico: «C’è più movimento, qui, ultimamente. Il murales? Beh, c’è una signora che fa compere in questa via dello shopping. La situazione è migliorata, sarà pure per le nuove attività che attirano».