ANCONA – Punta sulla tutela dell’ambiente la lista di Unione Popolare in corsa per le elezioni politiche del 25 settembre e presenta i propri candidati davanti alla Raffineria Api a Falconara Marittima.
«I tempi in cui viviamo – spiegano – ci pongono di fronte a condizioni ogni giorno sempre più disperate. La carenza energetica degli ultimi mesi ha generato un caro bollette che grava enormemente su famiglie e aziende,
creando le condizioni per impoverire ulteriormente le classi più fragili. Mentre il Parlamento e il Governo
non esitano ad aumentare le spese militari a 38,5 miliardi di euro annui, per le lavoratrici, per i lavoratori e
per le famiglie a basso reddito il carovita è alle stelle, con i prezzi in vertiginoso aumento a partire dai
generi primari e dalle bollette».
In corsa per i collegi uninominali per la Camera ci sono Diletta Parrino (collegio 1), Simone Marincioni (collegio2), Anna Maurizi (collegio3), Renzo Savelli (collegio4), mentre per i collegi uninominali per il Senato sono candidati Elena Compagnucci (collegio 1), Marco Bini (collegio 2). Nel collegio proporzionale per il Senato ci sono Davide Fiordelmondo, Alejandra Patricia Arena, Raffaelino Tumino, mentre per il collegio proporzionale per la Camera ci sono Arianna Buda, Gianmarco Mereu, Barbara Michieluzzi e Giovanni Fraticelli.
Secondo Unione Popolare «le politiche attuate fino ad ora hanno generato un enorme e dilagante inquinamento, che ha comportato il cambiamento climatico a cui passivamente assistiamo ed il rischio di raggiungere un punto di non ritorno è diventato realtà. I ghiacciai si sciolgono, non solo ai poli ma anche nelle nostre Alpi creando pericoli diretti e immediati, palpabili e testimoniati, che causano disastri ambientali di una pericolosità indescrivibile. Lunghissimi e
straordinari periodi di caldo asfissiante e siccità seguiti da tempeste torrenziali, alluvioni e uragani hanno messo in ginocchio il nostro territorio sotto innumerevoli aspetti; tali eventi non solo creano un concreto e diretto pericolo per i cittadini, ma hanno portato, e portano da anni, danni ingenti all’agricoltura in cui la nostra Regione possiede un comparto fondamentale».
Per il movimento politico «le risposte dei partiti che hanno fatto parte del governo Draghi si collocano su una linea definita in base a logiche di profitto senza scrupoli; rigassificatori, ripristino di centrali a carbone, “nucleare di 3° generazione” e corsa agli armamenti dimostrano coi fatti, sia la loro completa noncuranza riguardo il tema ambientale,
sia il loro servilismo di fronte ai poteri economici che continuano ad arricchirsi voracemente sulle spalle di
tutta la popolazione. Noi di Unione Popolare siamo qui per dire basta. Per questo abbiamo deciso di presentare i nostri candidati per la regione Marche nei pressi della raffineria Api di Ancona».
Tra i fronti di impegno quello «di ripristinare la dignità al lavoro e di tutelare le lavoratrici e i lavoratori, cardine fondamentale della nostra società, così come anche il primo dei principi fondamentali della nostra Costituzione» insieme alla «giustizia sociale e ambientale».