ANCONA – «Ci stanno contattando in molti per chiedere come possono rendersi utili e essere vicini al popolo ucraino». Lo afferma Andrea Galvagno, presidente del Comitato regionale Marche della Croce Rossa Italiana. L’emergenza umanitaria che si è venuta a creare in seguito al conflitto tra Russia e Ucraina smuove le coscienze e sono diversi i marchigiani che vorrebbero mandare un aiuto e che si rivolgono alle associazioni come la Croce Rossa.
«In questo momento portare aiuti in Ucraina è impossibile perché le frontiere sono chiuse» spiega, per questo la Croce Rossa Italiana ha lanciato una raccolta fondi per rispondere alle crescenti necessità cui stanno dando risposta i volontari della Croce Rossa Ucraina.
«Anche le Marche sono parte attiva nella raccolta fondi lanciata ieri mattina. Nel paese mancano acqua, cibo, elettricità e l’assistenza sanitaria è insufficiente per le centinaia di migliaia di persone, anche in considerazione della pandemia di Covid ancora in atto. È importante però non disperdere le risorse. Nelle Marche ci stiamo organizzando e già da domani faremo una ricognizione sul territorio alla ricerca di strutture dove poter accogliere i profughi che potrebbero arrivare in Italia attraverso Romania e Polonia».
Intanto anche sui social è scattata la raccolta di indumenti, non da inviare nel paese, ma per eventuali profughi che potrebbero arrivare nelle Marche. Gesti di solidarietà che corrono grazie al tam tam sul web, a dimostrazione della vicinanza dei marchigiani al popolo ucraino.
Domani pomeriggio 27 febbraio ad Ancona alle 17 è prevista una manifestazione per la pace che vede in campo sindacati, studenti, movimenti politici e università della pace, per chiedere lo stop al conflitto.