Ancona-Osimo

Ancona, era evaso dai domiciliari: scatta la custodia cautelare in carcere

Nei guai un 34enne rumeno ritrovato alcuni giorni fa nella soffitta di un palazzo nel capoluogo dorico

ANCONA – I poliziotti della squadra mobile di Ancona hanno dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione della misura cautelare personale disposta dal Gip presso il Tribunale di Ancona, con la quale è stato disposta la custodia in carcere a carico di un 34enne rumeno, evaso nei giorni scorsi dagli arresti domiciliari a cui era soggetto dal 20 ottobre 2023.

L’indagato, che all’epoca dei fatti, ovvero il 14 ottobre scorso, era stato arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali agli agenti della Questura che lo stavano sottoponendo ad un controllo ed inosservanza del provvedimento di espulsione dal territorio italiano, disposto dal Prefetto di Ancona, per motivi di ordine e sicurezza pubblica. All’esito della convalida dell’arresto di ottobre, l’uomo era stato collocato agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, tuttavia, si dava alla latitanza dopo nemmeno una settimana, tentato di sottrarsi ai controlli, in attesa di ricevere il braccialetto elettronico, costruendosi un giaciglio in appartamento del centro, nonostante il provvedimento cautelare personale disposto dal Gip di Ancona, gli imponesse di non allontanarsi dal proprio domicilio.

L’attività investigativa della Squadra Mobile, riusciva in questo periodo, a rintracciare l’evaso ed arrestarlo il 5.1.24 in ordine al reato di evasione, dopo averlo rintracciato in una soffitta di un appartamento del Piano dove l’indagato aveva trovato rifugio in una soffitta.

All’esito della convalida dell’arresto il GIP disponeva il ripristino degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico.

In data odierna, il provvedimento di ripristino degli arresti domiciliari veniva sostituito dal G.I.P. con l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Nella mattinata odierna, il personale della Squadra Mobile rintracciava l’indagato presso la propria abitazione di residenza e, dopo le formalità di rito, lo associava alla Casa Circondariale di Ancona-Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.