ANCONA – Tempo d’estate, tempo di liti. Con l’aumentare delle temperature, infatti, cresce il numero di interventi delle Volanti della Questura di Ancona proprio a causa dell’accresciuta conflittualità. A dirlo, una fonte più che autorevole, il Questore di Ancona Claudio Cracovia, che sta monitorando attentamente il fenomeno. Sono soprattutto i litigi tra vicini di casa e quelli tra familiari, a spingere i cittadini a chiedere l’intervento della Polizia di Stato. Musica ad alto volume, rumori molesti, cani che abbaiano, feste all’aperto, automobilisti irascibili, sono tutte potenziali micce che possono innescare liti ad ogni ora del giorno e della notte, nei luoghi più disparati.
«Notiamo una certa litigiosità – spiega il Questore di Ancona Claudio Cracovia – ma anche un ricorso all’intervento della polizia da parte dei cittadini, che da un lato denota fiducia nell’autorità e nelle istituzioni e dall’altro un certo scollamento nelle reti di solidarietà e di relazioni umane che impediscono solitamente a questi conflitti di emergere, sia in famiglia che nel vicinato». Un intervento quello della Polizia di Stato, spesso chiamata a svolgere in questi casi un ruolo di importante mediazione «con ottimi risultati», sottolinea il Questore, ma anche con un importante impegno per le pattuglie, che vengono sottratte temporaneamente al controllo del territorio.
Liti scatenate spesso da futili motivi, che lasciano emergere, come puntualizza la Questura dorica scarso senso civico, carenza di educazione, indurimento dei sentimenti, intolleranza e irascibilità.
A chiamare il 113, i vicini di casa, allertati dalle grida.
La notte del 9 giugno, invece, verso le ore 3.15, gli agenti sono intervenuti a Torrette per una lite tra marito e moglie: la donna accusava il coniuge di spiarla e di guardare, a sua insaputa e durante la notte, i messaggi di WhatsApp sul suo telefonino.
IL PUNTO CON LO PSICHIATRA CICCIOLI
«D’estate si registra statisticamente una maggiore conflittualità – spiega lo psichiatra Carlo Ciccioli, responsabile del Dipartimento Dipendenze Patologiche di Ancona – La maggiore socializzazione dovuta alla bella stagione, quando si sta meno in casa e più fuori, all’aperto, porta ad una maggiore possibilità di scontro e conflitto.
Mentre durante l’inverno crescono i conflitti familiari, d’estate aumentano gli scontri con gli estranei. Le condizioni atmosferiche in estate attivano una maggior produzione di melatonina e dopamina, antidepressive e con effetto euforizzante, che possono quindi «incentivare l’aggressività – precisa Ciccioli – Se in primavera e autunno le persone depresse o con altri problemi psichiatrici hanno ricadute, perché le condizioni atmosferiche incidono sull’attività elettrica dei neuroni, in estate aumenta l’irritabilità e l’intolleranza alla frustrazione con reazione impulsive (acting-out)».
Un problema che, come spiega Ciccioli, interessa soprattutto le persone con fragilità psichica, difficoltà al differimento e altre problematiche di fondo.
I CONSIGLI DELLA PSICOTERAPEUTA TOMBESI
Un punto di vista condiviso anche dalla psicoterapeuta familiare Alessia Tombesi che spiega come l’aumento della temperatura porti ad «un’accresciuta sensazione di stress che può scaturire in comportamenti ostili e in maggiore aggressività».
Tra i consigli della professionista, quello di «prestare attenzione alla sensazione di fatica e adeguare gli sforzi in base ad essa. Mai affrontare situazioni conflittuali in questo periodo». Importante anche «bere spesso – spiega – per evitare il rischio di disidratazione che ha conseguenze negative sull’umore e sul comportamento».