ANCONA – Dai 2,069 euro al litro al self (2,379 euro in modalità servito) praticati nell’area di servizio del tratto autostradale dell’A14 in zona Ancona Sud (dato Osservatorio prezzi carburanti del Mimit al 31 luglio 2023) agli 1,929 euro di un distributore di carburante in zona Montagnola ad Ancona (2,279 euro al servito – dati aggiornati al 29 luglio 2023), il prezzo della benzina alla pompa in questo ultimo scorcio del mese di luglio registra degli incrementi.
Va rilevato che spostandoci un po’ fuori dal capoluogo marchigiano, ad esempio in zona Castelfidardo, il prezzo al self si abbassa attestandosi a 1,834, così come avviene ad Osimo (1,839 euro al litro), a Casine di Paterno (1,839 euro) e lungo la strada Cameranense (1,845 euro).
«Un incremento legato alla maggiore richiesta che si registra in questo periodo, ma anche all’aumento delle quotazioni del petrolio – afferma Massimo Ippoliti, rappresentante Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali carburante di Confcommercio e gestore di un impianto a San Biagio di Osimo -, ma a parte ‘casi limite’ sulla rete autostradale, sul resto della rete stradale i prezzi si attestano mediamente sotto i 2 euro al litro».
Intanto da domani 1° agosto i distributori di carburante saranno obbligati a esporre un cartellone con il prezzo medio praticato a livello regionale che i consumatori potranno consultare per farsi un’idea prima del rifornimento: nel cartellone oltre ai prezzi praticati dal distributore, dovranno essere riportati anche il prezzo medio regionale (se si trova sulla viabilità stradale) e il prezzo medio nazionale (se si trova in autostrada).
«Un elemento di confusione – secondo Ippoliti – che non aiuta gli automobilisti e un ulteriore balzello per i gestori degli impianti». Uno strumento utile, invece per Federconsumatori, secondo l’associazione dei consumatori infatti «è necessario mettere in atto controlli a tappeto per contrastare speculazioni e sovrapprezzi che gravano sui cittadini per 135 euro annui – dice Serena Cesaro, Federconsumatori Ancona – L’obbligo di esporre il cartello del prezzo medio dei carburanti dal 1° agosto è una misura importante in direzione della trasparenza e della corretta informazione ai consumatori».
I rincari ovviamente non riguardano solo la benzina, ma anche il gasolio che, nei distributori della provincia presi in esame, varia da un minimo di 1,664 euro al litro al self a Castelfidardo (il valore più economico), fino a 1,919 euro al litro in autostrada zona Ancona Sud, passando per 1,739 euro al litro ad Ancona. «Prezzi eccessivi – dice Federconsumatori – secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che tengono conto sia dell’andamento delle quotazioni dei prodotti petroliferi, sia dell’andamento del cambio euro-dollaro, la benzina dovrebbe costare almeno 6 centesimi di meno al litro».
Un costo che comporta per i consumatori «un aggravio annuo di 72 euro per ogni automobilista che effettua un rifornimento di 2 pieni di benzina al mese, A cui si aggiungono gli effetti indiretti degli aumenti del prezzo dei carburanti sull’andamento dei prezzi dei beni trasportati per oltre l’86% su gomma e dei servizi, che secondo le nostre stime ammontano a circa 63 euro annui di spesa in più per famiglia».
Rincari che secondo Federconsumatori «sembrano studiati ad hoc alla luce delle partenze estive. Servono controlli per evitare una tendenza al rialzo».