Ancona-Osimo

Evacuazione per bomba, nella zona rossa 14mila volantini in sei lingue

Domenica 20 gennaio dovranno lasciare le proprie abitazioni i residenti dei quartieri Stazione, Piano, Regione e Archi, a causa della rimozione di un ordigno bellico. Nel materiale informativo vengono indicati i punti di raccolta e i centri di accoglienza

Il luogo del ritrovamento della bomba
Il luogo del ritrovamento della bomba ad Ancona

ANCONA – Diecimila volantini in lingua italiana, 2mila in lingua inglese e 500 rispettivamente nelle lingue francese, spagnolo, arabo e bengalese. Prende il via oggi (4 gennaio) la distribuzione capillare del materiale informativo in più lingue nell’area interessata dall’evacuazione del 20 gennaio per consentire la rimozione dall’ordigno bellico ritrovato in zona Archi-Stazione.

Diverse decine di volontari affiggeranno locandine nei condomini, nelle scuole, nelle chiese e in altre sedi religiose, nei supermercati, in hotel, bar e ristoranti e altre attività commerciali del territorio, affinché tutte le comunità presenti nei quartieri della “zona rossa” siano raggiunte e debitamente informate sui comportamenti da tenere. Ad occuparsi della distribuzione del materiale informativo saranno dalla mattina alla sera i volontari del Gruppo comunale di Protezione civile, di ANC e di VAB.

Domenica 20 gennaio i residenti dei quartieri Stazione, Archi, Piano e Regione dovranno lasciare le proprie abitazioni per la rimozione dell’ordigno bellico rinvenuto nella zona degli Archi il 17 ottobre scorso. Saranno circa 12mila le persone che saranno evacuate e il team del Comune ha messo a punto i piani di comunicazione, della viabilità e del trasporto. Domenica dovrà completamente essere liberata la zona rossa, compresa tra Porta Pia, stazione ferroviaria/via Berti, Piazza Ugo Bassi/piazzale Camerino e zona Regione Marche.

Un’area che racchiude al suo interno una forte componente residenziale caratterizzata dalla presenza di una novantina di comunità straniere, con 86 vie interessate, così come spazi portuali, industriali, turistici, la stazione ferroviaria (verrà interrotto il servizio sulla linea per tutta la durata dell’intervento) e molte tipologie di servizi che il 20 gennaio verranno tutti sospesi.

La mappa delle zone

Nel materiale informativo vengono indicati i punti di raccolta e i centri di accoglienza e viene spiegato che è obbligatorio per tutti essere fuori dall’area da evacuare entro e non oltre le ore 8 del 20 gennaio. La raccomandazione per tutti è quella di allontanarsi dalla zona rossa la sera precedente trovando ospitalità da parenti, amici o fuori porta. Per chi non potrà andare da parenti o amici, saranno aperti nell’arco di tempo previsto per permettere agli artificieri di lavorare, dalle 9 alle 19 circa, il PalaPrometeo Estra, il Palascherma e il Palabrasili. Nel caso non risultassero sufficienti, si farà ricorso a due strutture di riserva, la Sala polifunzionale dell’Università Politecnica delle Marche e la Palestra Urbani.

Le strutture invece in grado di ospitare persone con particolari situazioni di disabilità saranno: Stella Maris, Benincasa, Villa Almagià e Dilva Baroni, Papa Giovanni e Residenza lo Zaffiro. Nella zona rossa è vietato lasciare i mezzi parcheggiati sulla superficie stradale, che dovranno essere spostati all’interno di garage o parcheggi disponibili, tra cui il park degli Archi (solo coperto), gratuito dalle ore 20 di sabato alle 20 di domenica, e i parcheggi in piazza D’Armi, a Tavernelle (cimitero), in via Ranieri, allo stadio Del Conero.

Il team comunale di lavoro dedicato all’operazione che, dal mese di novembre si riunisce settimanalmente sotto la guida dell’assessore alla Sicurezza e alla Protezione civile Stefano Foresi affiancato dalla Comandante della Polizia Municipale Liliana Rovaldi, ha fatto il punto ieri sui preparativi in atto e il 7 gennaio è previsto un incontro con la Protezione civile della Regione Marche e l’Asur per un aggiornamento del Piano sanitario, relativo alla gestione e collocazione delle persone in difficoltà (ammalati, anziani, disabili).

Sono operativi il numero verde 800 65 3413 (solo da rete fissa) o il numero 071 2222323 (anche da cellulare) nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il martedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17, giovedì orario continuato dalle 9 alle 16; il 17, 18, 19 gennaio dalle 9 alle 18; domenica 20 gennaio dalle 5 alle 20.