ANCONA – L’immobile ex Ipsia di via Curtatone, passato dal Comune all’Inail, verrà presto sottoposto a completo restyling. L’intervento, successivo all’alienazione dell’edificio da parte dell’amministrazione comunale, sarà uno dei numerosi interventi in programma nella zona, come quello che sta riguardando l’edificio che in passato aveva ospitato lo Stracca, alla realizzazione del Park San Martino, alla ristrutturazione del PalaVeneto. Molti dettagli sono stati illustrati ieri dall’assessore all’urbanistica e vicesindaco, Pierpaolo Sediari, durante l’assemblea pubblica del rione Santo Stefano che si è svolta nei locali del teatro di San Cosma. Sull’immobile che in passato ha ospitato l’Ipsia, l’amministrazione comunale ha cambiato più volte idea, negli ultimi dieci anni. Alla fine, come ha ricordato Sediari, in occasione di un viaggio a Roma con l’Inail come interlocutore è emersa la richiesta da parte dell’ente di un immobile adatto a trasferire la sede regionale in un’ottica di risparmio. L’ipotesi dell’ex Ipsia era stata inizialmente scartata – ha ricordato Sediari – poi invece ha preso corpo il progetto.
La nuova sede dell’Inail ospiterà dunque la sede regionale Inail, con uffici e studi medici, ci sarà anche uno studio specifico per le protesi, analogo a quello di Budrio: quello ad Ancona sarà il secondo in Italia. L’Inail, insomma, avrebbe intenzione di realizzare una sede d’eccellenza e il progetto presentato al Comune rispecchierebbe questo obiettivo. Il progetto è stato presentato a fine novembre e, una volta che l’amministrazione comunale, ricevuto l’importo di 1,35 milioni di euro entro il 31 marzo prossimo, avrà completato le pratiche relative all’autorizzazione a costruire, prenderà via il cantiere. All’Inail – che avrebbe l’intenzione di iniziare i lavori al più presto – la realizzazione costerà 12 milioni di euro, ma metterà in vendita l’immobile di via della Loggia e risparmierà gli affitti di via Piave. La volumetria resterà quella dell’edificio attuale, che sarà demolito e ricostruito per intero, come il vicino ex Stracca. Sotto all’ex Ipsia, tra l’altro, ci sono anche delle vasche romane, alle quali la proprietà farà attenzione nella fase di scavo, visto che l’immobile comprenderà anche un parcheggio con circa ottanta posti auto destinati agli ospiti e al personale medico.