ANCONA- I sei piani dell’ex palazzo di vetro saranno divisi “verticalmente” a metà e ospiteranno lato corso Stamira gli uffici dell’Università Politrecnica delle Marche, lato via Marsala/via Palestro gli uffici della Provincia di Ancona. Al piano terra invece, ci sarà la “galleria dei giovani”, uno spazio aperto e comune dove troveranno posto l’Informagiovani, il Contamination Lab, il servizio di orientamento pre e post università. Dopo l’approvazione all’unanimità dell’accordo di paternariato pubblico tra Provincia e Univpm da parte di entrambi i Cda, il progetto di ristrutturazione ed ampliamento dell’ex palazzo di vetro e del Rettorato in piazza Roma è stato presentato quest’oggi (6 giugno) dal rettore Sauro Longhi e dalla presidente Liana Serrani.
La Politecnica ha deciso di acquistare i due immobili di proprietà della Provincia: lo scheletro rosso di corso Stamira, di 10.000 mq e valutato 6,5 milioni di euro, e il palazzo storico di piazza Roma, sede istituzionale del Rettorato, di 3.500 mq e valutato 1,9 milioni di euro. Il valore dei due immobili è quindi stimato in 8,4 milioni e l’Università si farà totalmente carico delle spese e degli oneri per il recupero e la ristrutturazione degli edifici che dovrebbero essere pronti nel 2023. L’Univpm conta infatti di usufruire del contributo di 5 milioni di euro da parte della Regione Marche per l’efficientamento energetico e l’adeguamento sismico delle sedi universitarie. Fondi europei da utilizzare entro il 31 dicembre 2023.
«Questa operazione è stata portata avanti in sintonia e darà alle sedi dei due Enti la giusta dignità. Viene riqualificato il centro di Ancona, il palazzo di vetro, dopo la bonifica dall’amianto è abbandonato da 10 anni, deturpando la zona» commenta la presidente della Provincia, Liana Serrani.
«Abbiamo sempre manifestato intenzione di tornare nel Rettorato in Piazza Roma, sede istituzionale dal 1969 ma inagibile dal 2016 a causa del terremoto. Nell’aula magna del Rettorato si è tenuta la prima lezione di Ingegneria nel ’69. Quel palazzo per noi è un simbolo, dà valore alla città, basti pensare alle Lauree in Piazza- spiega il rettore Longhi-. Con la Provincia eravamo partiti solo per acquistare il Rettorato. Prima il momento politico era particolare, la Provincia aveva un commissario straordinario. Da quando mi sono insediato ho cercato di regolarizzare il rapporto tra i due Enti e con l’attuale presidente Serrani siamo arrivati ad una soluzione condivisa. Abbiamo iniziato a pensare all’edificio a fianco, pensato per essere di servizio al Rettorato che ha bisogno di un ascensore. E poi sono due ponti che collegano il palazzo di vetro al palazzo storico. La simmetria del palazzo di vetro permette di avere due ingressi autonomi: quello dell’Univpm su Corso Stamira, quello della Provincia su via Marsala. I piani superiori del palazzo di vetro saranno collegati ai piani del Rettorato da tre ponti, il terzo sarà realizzato all’ultimo piano».
I costi di realizzazione, che sicuramente supereranno i 10 milioni di euro, sono in fase di analisi in quanto i tecnici sono alla ricerca del giusto mix tra architettura e sostenibilità economica. Inoltre, molto dipenderà anche dall’efficientamento energetico e dai materiali che saranno utilizzati. Il nuovo immobile avrà poco a che vedere con l’edificio precedente, a cominciare dai vetri. «Il vecchio disegno del palazzo di vetro va rivisto per renderlo più armonico con il palazzo storico. Saranno richiamate geometrie e colori- afferma Longhi-. Stiamo concludendo il progetto di fattibilità, arriveremo a quello definitivo verso la fine dell’estate. Sarà effettuata un’unica gara per l’intero progetto. L’appalto sarà affidato entro il 2019 e i lavori dovrebbero prendere avvio a fine 2019».
Ma le novità non finiscono qui. L’Università, trasferendo nel nuovo palazzo gli uffici amministrativi di via Oberdan 8 e 12 , ha intenzione di realizzare un nuovo studentato di circa 100-120 posti letto. In questo modo risparmierà anche il costo dell’affitto della sede in via Menicucci.
Anche la Provincia ha interesse a tornare nella sua vecchia sede in centro. «Gli uffici della Provincia tornano in centro, ora siamo a Passo Varano e le persone fanno fatica a trovarci. Porteremo tutti i dipendenti all’interno della stessa struttura per lavorare in maniera ottimale. La Provincia non può fare assunzioni dal 2011 e i posti di chi è andato in pensione non sono stati coperti. Su 180 impiegati, circa 120 amministrativi torneranno a lavorare nell’ex palazzo di vetro- riferisce la Serrani-. Come Ente abbiamo fatto una rivisitazione del nostro patrimonio non utilizzato per dare risorse a scuole, strade e ambiente. Lo scorso anno ad esempio, siamo riusciti a destinare 6 milioni di euro per i lavori sulle strade».
Per quanto riguarda poi l’ex Savoia (sempre di proprietà della Provincia) in via Vecchini e inutilizzato dal 2011, «ci sono un paio di enti pubblici interessati ad acquistare la struttura e che al momento stanno valutando la vulnerabilità sismica e i costi» conclude la Serrani.