ANCONA – I problemi del cantiere dell’ex Stracca, in via Montebello, i dubbi circa il suo completamento e cosa sta facendo in tal senso l’amministrazione comunale sono stati discussi ieri mattina 30 ottobre in consiglio comunale in seguito all’interrogazione della consigliera Susanna Dini. «Mesi fa avevo già posto un’interrogazione sulla problematica della viabilità – ha detto la consigliera –, perché in quella zona c’erano diversi cantieri, e ci aveva risposto l’assessore Zinni però la soluzione non era stata trovata. Quindi stavolta, alla luce anche di quello che sta succedendo nel cantiere dell’ex Stracca, chiedo che cosa avete intenzione di fare, sia per il cantiere sia per la viabilità, perché il disagio in quella zona è tanto». Interrogazione, tra l’altro, che è stata posta insieme al consigliere Massimo Mandarano che ha aggiunto «via Montebello è un problema sia per i residenti sia per le attività commerciali».
Sull’argomento è intervenuto l’assessore ai lavori pubblici Stefano Tombolini che ha ripercorso la storia di quel cantiere: «L’amministrazione comunale ha tutto l’interesse che i cantieri, specie quei contenitori che per lungo tempo sono stati dismessi, trovino compimento. L’impegno dell’amministrazione è quello di arrivare a portare a casa il risultato, che non è il risultato dell’imprenditore ma è sistemare un tassello della città». Tombolini ha quindi specificato quali sono le azioni che il Comune ha posto in essere nei confronti della ditta, la Cap Costruzioni srl di Stefano Ascoli: «Oggi ci troviamo di fronte alla situazione che conosciamo. Il soggetto è tenuto a pagare le rate garantite da fideiussione per gli oneri di urbanizzazione, che sono le somme che normalmente l’ente utilizza per fare gli investimenti e che non sono state corrisposte, parliamo della seconda, della terza e della quarta rata. In data 10 giugno 2024 abbiamo notificato un’ingiunzione di pagamento delle rate scadute delle sanzioni amministrative per una somma di oltre 86mila euro per la quale il soggetto moroso ha chiesto una dilazione dei termini di pagamento di ulteriori sessanta giorni che non sono stati assentiti. In data 24 ottobre 2024 si è provveduto a escutere la polizza fideiussoria per quello che riguarda le somme non ancora corrisposte. Questo l’iter istruttorio che ci porta a vedere un cantiere in sofferenza dal punto di vista della gestione economica rispetto alla quale l’amministrazione comunale in questo momento non può far altro, conformemente alle disposizioni normative».
Poi ci sarebbero gli oneri per l’occupazione del suolo pubblico da parte della gru, permesso tra l’altro in scadenza il prossimo mese di dicembre: «Risulta in essere un’occupazione del suolo pubblico per l’occupazione della gru in scadenza a dicembre 2024 così come è in scadenza a dicembre 2024 l’ordinanza che permette ai residenti di parcheggiare sul lato sinistro in salita verso via Veneto. In questo momento ci troviamo di fronte a dover affrontare questi temi, capire prima di tutto il cronoprogramma che si dà il soggetto attuatore per poter completare i lavori, se è nelle condizioni di farlo. E poi se è possibile ovviare alla presenza della gru, se è il momento di chiedere lo spostamento o lo smontaggio oppure se è il caso di revocare l’ordinanza nel caso in cui il soggetto non avesse la capacità economica (la somma da pagare dovrebbero essere altri 80mila euro, ndr) e in questo modo sarebbe l’amministrazione comunale a occuparsi dello smontaggio della gru con recupero delle somme. Una situazione molto complicata – ha concluso Stefano Tombolini – che l’amministrazione e gli uffici comunali stanno affrontando con equilibrio perché il nostro obiettivo è quello che il cantiere dell’ex Stracca concluda i lavori e diventi un elemento vivo nel tessuto del quartiere».