ANCONA – Per la pericolosità dell’ex Stracca, ieri (27 gennaio) sono intervenuti i Vigili del Fuoco e i Vigili Urbani che hanno transennato il marciapiede adiacente l’entrata principale, per pericolo crollo della tettoia e di alcuni vetri delle finestre. L’intervento è stato sollecitato dai consiglieri di Altra Idea di Quartiere del CTP 1.
I consiglieri Valeria Campanella, Patrizia Santoncini, Lidia Mangani, Daniele Donati e Gabriele Matarazzo spiegano che, «a seguito di una istanza di messa in sicurezza dell’edificio, presentata da noi, il Giudice ha autorizzato il Custode alla messa in sicurezza del cespite sottoposto a procedura esecutiva, richiedendo una relazione all’esito dell’esecuzione delle opere. Dalla data della presentazione dell’istanza, il 21 novembre dello scorso anno, non è stato però fatto nessun lavoro di messa in sicurezza. I lavori in questione dovevano essere sostenuti a carico del creditore procedente che però in data 09/12/2019 ha depositato una “comunicazione di non disponibilità a sostenere spese per progettazione e opere edili”.
Visto e considerato che la sicurezza delle persone va preservata nell’immediato, onde scongiurare spiacevoli conseguenze e senza attendere lungaggini burocratiche, e visto e considerato che non vi è stata nessuna sollecitazione alla messa in sicurezza dell’immobile da parte del Sindaco, pur sapendo tutte le vicissitudini, i consiglieri si sono visti costretti a far intervenire i Vigili del Fuoco. Il risultato è stata una chiusura immediata del marciapiede adiacente l’entrata principale, per pericolo crollo della tettoia e di alcuni vetri delle finestre».
La consigliera Valeria Campanella intervenuta dopo che i Vigili del Fuoco se ne erano andati, avvertita da una residente, ha parlato con i Vigili Urbani che stavano transennando il marciapiede e li ha sollecitati a «prendere ora dei provvedimenti per mettere delle strisce pedonali nel punto più alto della salita, per non mettere in pericolo i pedoni, che non potendo percorrere il marciapiede interdetto sono costretti all’attraversamento in un punto molto pericoloso».
«Dopo anni di abbandono – denunciano i consiglieri – lo stabile è diventato pericoloso nella più totale noncuranza da parte dell’amministrazione comunale e noi speriamo che ora si rimettano in sicurezza anche le altre cose che avevamo chiesto nell’istanza presentata al Giudice: i solai che si riempiono di acqua quando piove e le grondaie arrugginite e rotte. Chiediamo il ripristino dei vetri rotti e l’eliminazione delle macerie lasciate lì da decenni».