ANCONA – Nella giornata di ieri, 26 novembre, gli operatori della Questura dorica hanno dato esecuzione a due provvedimenti di espulsione rispettivamente a carico di uno straniero di origine nigeriana classe ’87 ed uno straniero di origine tunisina classe ’85.
In merito al primo soggetto, questi era gravato da numerosi precedenti in materia di sfruttamento della prostituzione, stupefacenti, violenza, resistenza, incendio. Da ultimo, si trovava detenuto nella Casa Circondariale “Barcaglione” dove scontava una pena ad anni 5 di reclusione, per associazione di tipo mafioso, in quanto appartenente all’organizzazione “mafia nigeriana”. Nelle prime ore del pomeriggio lo straniero veniva accompagnato da mezzo di personale specializzato presso il Centro per il Rimpatrio di Ponte Galeria (RM).
Con riferimento al cittadino tunisino, anche quest’ultimo si trovava recluso presso il carcere “Barcaglione”. A carico dello straniero risultano precedenti in tema di ricettazione, furto, spendita di monete false, nonché l’emissione di numerosi provvedimenti di espulsione cui non si era riusciti a dare esecuzione in precedenza. Nel tardo pomeriggio ieri, questo veniva prelevato dal carcere ed accompagnato presso il CPR di Gradisca d’Isonzo (GO).
Il Questore Capocasa: «Lo strumento dell’accompagnamento presso i Centri per il Rimpatrio è altamente incisivo ed efficace poiché consente di portare via materialmente dal territorio soggetti destabilizzanti per l’ordine e la sicurezza pubblica, in attesa di essere successivamente rimpatriati nei loro Paesi di origine».