FALCONARA MARITTIMA – Il velox di Falconara Marittima torna nuovamente al centro delle polemiche che per la verità non si erano mai sedate. Questa volta Lega e Ugl attaccano il Comune sui sinistri avvenuti nel famigerato tratto di strada dove è stato collocato il dispositivo, ovvero lungo la Strada Statale 16 a Falconara Marittima nei pressi della Caffetteria. Il Comune infatti aveva motivato la scelta di installare il velox proprio in quel punto per la sinistrosità stradale della zona.
Ma la smentita arriva direttamente dal sindacato Ugl (Unione Generale Lavoro), dalla Lega e da Anvu (Associazione Professionale Polizia Locale d’Italia), che dati alla mano, dopo aver richiesto alcuni accessi agli atti, sostengono che «in quel tratto di strada ci sono pochi sinistri» tali da non giustificare il ricorso ad un velox. In particolare stando ai numeri forniti dai carabinieri nel 2018 non ci sarebbe stato alcun incidente stradale in quel tratto, mentre nel 2017 se ne sarebbero verificati 2 così come nel 2016 e 1 nel 2014, nessun sinistro rilevante per il 2015. Quindi in sostanza in quel tratto stradale sarebbero avvenuti un totale di 5 incidenti in 4 anni. Una bassa sinistrosità che era emersa anche nel corso del vertice in Prefettura nel 9 ottobre scorso quando anche la polizia stradale aveva fornito sostanzialmente lo stesso quadro della situazione.
Una battaglia quella sul velox di Falconara che il consigliere comunale della Lega Stefano Caricchio e il segretario regionale di Ugl Vincenzo Marino stanno portando avanti fianco a fianco. Lega, Ugl e Anvu ribadiscono che non viene rispettata la distanza minima tra il segnale stradale che indica il limite di velocità e il velox come previsto dalla legge Minniti del 2017 e dalla legge del 2010, una distanza che dovrebbe essere pari ad un chilometro spiega il segretario provinciale funzioni e polizia locale Anvu Marche Anna Grasso e che invece è inferiore. Un dato che fa riflettere secondo la Grasso sul fatto che «chi dovrebbe fare sicurezza non rispetta le norme».
Altro nodo cruciale della vicenda la scarsa trasparenza da parte del Comune di Falconara Marittima lamentata da Lega, Ugl e Anvu, secondo le quali il velox sarebbe stato spento il 14 ottobre prima della riunione in Prefettura tenutasi ad Ancona il 22 ottobre.
«Chiederemo la disinstallazione del velox per il mancato rispetto delle distanza prevista tra il dispositivo e il cartello che segnala il limite di velocità», annuncia Anna Grasso. Insomma un velox giudicato illegittimo che secondo Lega, Ugl e Anvu oltre alle multe per eccesso di velocità comporta anche decurtazioni di punti «che mettono in difficoltà chi con l’auto ci lavora». E sempre sulla questione delle sanzioni il Comune aveva previsto su un “pacchetto” di circa 37 ricorsi, gestiti da un legale, un impegno di spesa di 14mila euro, che però secondo Lega, Ugl e Anvu all’aumentare dei ricorsi farà salire anche la spesa che esce dalle tasche dei cittadini. I ricorsi sarebbero già quasi 200 e la Lega ha attivato uno sportello con un legale gratuito. «La sicurezza si fa con il presidio costante del territorio» conclude la Grasso.
Il Comune però si difende e replica alle accuse dichiarando che «nessun ente o autorità ha dichiarato illegittimo l’autovelox installato dal Comune di Falconara lungo la Variante alla Statale 16». L’amministrazione comunale spiega che «a fronte di quasi 20 mila sanzioni notificate, i ricorsi al giudice di pace pervenuti al Comune sono meno di cinquanta, oltre a una decina di atti rivolti alla Prefettura: il tutto pari allo 0,3% della procedure formalizzate». Inoltre secondo il Comune il tratto dove l’impianto «è ben visibile, la velocità non è mai superiore ai 70 chilometri orari e vi è una corretta, ripetuta e preventiva segnalazione. Se poi alcuni automobilisti preferiscono spingere sull’acceleratore, mettendo a repentaglio la propria e l’altrui incolumità, è necessario porre un freno con presidi di controllo anche di natura sanzionatoria».
Per l’amministrazione comunale falconarese, «il drastico calo del numero di sanzioni elevate dall’autovelox, passate da 800 a meno di 200 al giorno, dimostra che questo è il modo giusto di fare sicurezza». Quindi in sostanza «l’utilizzo degli autovelox si è dimostrato un buon deterrente per la riduzione degli incidenti causati da un eccesso di velocità» conclude il Comune.