ANCONA – Qualità dell’aria e dell’acqua in miglioramento nelle Marche? Macché. E comunque non certo a Falconara Marittima. A dirlo è il comitato cittadino Mal’Aria che insorge dopo i dati diffusi nei giorni scorsi dall’Arpam.
L’Agenzia Regionale per l’Ambiente Marche aveva infatti evidenziato un quadro di significativa riduzione delle polveri sottili nell’aria e di miglioramento anche sul fronte delle acque, quadro che però il comitato contesta. «Non si capisce bene e non viene dichiarato quali interventi messi in campo siano stati il motore di questo presunto miglioramento» scrive il comitato in una nota, lamentando che nell’illustrare i 6 report presentati dall’Arpam il direttore Marchetti «non ha speso alcuna parola per i drammi ecologici che affliggono il territorio di Falconara Marittima».
Il gruppo di cittadini falconaresi che si sono riuniti in Mal’Aria ricordano l’«eccesso di patologie presenti confermato anche dai dati del Registro Tumori Regionale, che caratterizzano in negativo Falconara» che è stata classificata dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) Sito di Interesse Nazionale per gli inquinanti presenti e per l’impatto di questi sull’ambiente e la salute. «Le continue esalazioni e gli innumerevoli sversamenti fognari con conseguenti divieti di balneazione, hanno avuto un innegabile impatto negativo sulle matrici aria e acqua e soprattutto sulla qualità della vita dei nostri concittadini», spiegano.