ANCONA – Sversamenti a mare: confronto tra l’amministrazione dorica e quella falconarese sul progetto definitivo con Viva Servizi. Questa mattina, lunedì 17, un incontro nella residenza municipale di Ancona, tra i rappresentanti de due Comuni limitrofi coinvolti: per il Comune di Falconara, la sindaca Stefania Signorini, e per il Comune di Ancona gli assessori Stefano Tombolini (Lavori Pubblici) e Manuela Caucci (Rapporti con Viva servizi e Ciclo idrico integrato). Ai neo amministratori del Comune capoluogo il Direttore generale di VivaServizi, Moreno Clementi, ha illustrato il progetto che, concordano, costituisce la soluzione più efficace, di più rapida realizzazione e che «garantisce il minor impatto sulla popolazione».
La scelta del progetto arriva al termine di un percorso cominciato nell’estate 2019, quando la società del servizio idrico ha adottato il documento preliminare di progettazione, con un investimento ipotizzato per 22 milioni di euro, in gran parte a carico dell’Autorità d’Ambito Ato2 Marche centro con un contributo della Regione. Con tale step si è passati dalla fase di programmazione a quella di progettazione e quindi di realizzazione degli interventi, in un arco temporale fissato in otto anni (4 anni per la progettazione e 3 per l’esecuzione delle opere). Restando fedeli all’iter preventivato è stato nel frattempo realizzato il progetto e si apre quindi la fase della realizzazione degli interventi che verranno avviati non appena ottenute le necessarie autorizzazioni (acquisizioni pareri, confronti, autorizzazioni, nulla-osta).
«Il progetto messo a punto – ha spiegato il direttore di Viva Servizi, Moreno Clementi – si pone l’obiettivo di contenere la frequenza e la portata degli sversamenti, di creare meno disagi possibili nel realizzare le opere a bagnanti e operatori e di effettuarle per stralci funzionali, nel numero di 3. Anche se l’arco di esecuzione dei lavori sarà lungo si opererà in contemporanea e ogni singolo intervento avrà il suo peso nel contenere in itinere il fenomeno degli sversamenti».
Sversamenti a mare: i lavori nel dettaglio
L’intervento previsto prevede per il territorio di Falconara una grande condotta in spiaggia (che partirà a Villanova per arrivare fino all’altezza di via Caprera) per impedire ai collettori di riversare liquami in mare. A sud del pontile di Palombina verranno inoltre posate grandi tubazioni di prima pioggia.
Le opere relative al territorio comunale di Ancona saranno realizzate in due lotti/stralci funzionali, al fine di rendere più flessibile l’avanzamento delle successive fasi progettuali e realizzative.
LOTTO 1: nuovi collettori posti in parallelismo con gli esistenti Fossi della Palombina e Manarini; una buona parte di questi potranno essere realizzati con la tecnica del microtunnel, cioè senza scavi a cielo aperto.
LOTTO 2
- nuove condotte in pressione di sollevamento, da valle fino alla nuova vasca di prima pioggia prevista su terreno agricolo a monte, che servirà a trattenere le acque le quali, se invece non accumulate, provocano gli sversamenti;
- realizzazione delle vasche di laminazione delle acque di seconda pioggia a complemento della vasca di prima pioggia;
- al sistema di vasca di prima pioggia e vasche laminazione è associato un impianto di pretrattamento.
«Riguardo ad una questione così complessa che vede coinvolti due litorali contigui – hanno dichiarato gli assessori Tombolini e Caucci – è necessario continuare a condividere le strategie, come è già stato fatto negli anni scorsi. Siamo pervenuti ad uno snodo importante, quello della progettazione definitiva, che fa seguito ad un lungo periodo di studi e approfondimenti, rispetto al quale era stato dato mandato a Viva Servizi per procedere, ora si tratta di tradurre il progetto in opere concrete».
«Il percorso è stato complesso e articolato – ha dichiarato la sindaca di Falconara Stefania Signorini -. Il fatto che le due amministrazioni di Ancona e Falconara abbiano agito all’unisono ha dato forza alle nostre richieste, permettendo di individuare risorse ingenti. Ci siamo confrontati con i cittadini e gli operatori balneari, facendo da tramite tra le persone che vivono e lavorano a Falconara e i tecnici di VivaServizi, per individuare il progetto tecnicamente più idoneo e meno impattante sulla città e sulla popolazione».