Ancona-Osimo

Fallimento Mercatone Uno, via libera alla mozione che sollecita Governo e Mise

L'atto, a firma dei consiglieri Micucci, Mastrovincenzo e Biancani, intende tenere accesi i riflettori sulla situazione dei 140 dipendenti marchigiani. I sindacati attendono la convocazione di un nuovo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico

ANCONA – Tenere accesi i riflettori sul fallimento del Mercatone Uno e sulla situazione in cui versano i 140 dipendenti marchigiani della catena di arredamento, senza stipendio da due mesi. È questo l’obiettivo della mozione approvata all’unanimità in consiglio regionale nella seduta di ieri (11 giugno). Ha incassato il via libera all’unanimità. L’atto, a firma dei consiglieri Micucci, Mastrovincenzo e Biancani, sollecita la Giunta regionale ad intervenire presso il Governo e il MIse (Ministero Sviluppo Economico) per tentare ogni soluzione possibile con l’obiettivo di restituire il lavoro ai dipendenti, valutando ogni alternativa possibile per consentire la riapertura dei negozi.

Seduta del Consiglio Regionale delle Marche

Il fallimento della catena di arredamento era stato dichiarato lo scorso 24 maggio dal Tribunale di Milano. Il Mercatone Uno era in amministrazione controllata dal 2015, a causa dei debiti accumulati, poi nell’agosto del 2018 era stato rilevato dalla Shernon Holding e le cose sembravano volgere per il meglio, fino al triste epilogo.

I sindacati che seguono molto da vicino la vicenda dei lavoratori rimasti senza impiego e senza stipendio sono in attesa di un nuovo incontro al Mise, per dare seguito alla retrocessione all’amministrazione straordinaria stabilita dal Tribunale di Bologna nei giorni scorsi. In questo modo la gestione è tornata in mano alla M Business l’azienda che gestiva la catena di arredamento, prima che passasse alla Shernon. Il ritorno all’amministrazione straordinaria apre per i dipendenti del Mercatone Uno la possibilità di accedere alla cassa integrazione e rende più ipotizzabile una riapertura dei negozi.

«Quella del Mercatone Uno è una delle situazioni che seguiamo con grande attenzione insieme alle vicende della Whirlpool e della Meccanica Generale – commenta il presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo – . Aziende e dipendenti in difficoltà ai quali abbiamo dimostrato vicinanza, con incontri in Regione e mozioni».

In consiglio regionale è stata affrontata anche la situazione occupazionale della ex Teuco. È stata approvata la mozione, a firma del consigliere Luca Marconi, che sollecita presidente e Giunta regionale a chiedere con urgenza al Ministero del Lavoro la convocazione di un tavolo di confronto fra Regione Marche, organizzazioni sindacali e curatore fallimentare dell’azienda «per verificare quali siano le concrete possibilità di intervento in favore dei lavoratori rimasti senza impiego». Con l’atto, inoltre, viene chiesta l’applicazione della cassa integrativa speciale per i 116 ex dipendenti dell’azienda di Montelupone per il periodo compreso tra il 20 aprile e il 30 giugno 2018. Nella mozione si sollecita infine anche l’apertura di un confronto istituzionale per valutare l’impatto sociale che la chiusura dell’azienda, fallita nell’aprile 2018, ha comportato per il territorio della provincia di Macerata.