Ancona-Osimo

Ancona, a Fernanda Santorsola un premio dall’Associazione Polizia di Stato

Fernanda Santorsola, 91 anni, pugliese di nascita ma anconetana d’adozione, è stata una pioniera della Polizia di Stato e la prima donna, in Italia, a ricoprire il prestigioso incarico di capo della Squadra mobile

Fernanda Santorsola

ANCONA – Fernanda Santorsola, 91 anni, pugliese di nascita ma anconetana d’adozione, Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana, è stata una pioniera della Polizia di Stato e la prima donna, in Italia, a ricoprire il prestigioso incarico di capo della Squadra mobile. Ieri mattina, giovedì 19 settembre, il presidente della Sezione dorica dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, cavaliere Giovanni Aguzzi ed il commissaria capo Daniela Iscaro, in rappresentanza del Questore di Ancona Cesare Capocasa, le hanno fatto visita per consegnarle il premio pervenuto dal presidente nazionale dell’A.N.P.S., Michele Paternoster, quale riconoscimento per la brillante e prestigiosa carriera nella Polizia di Stato e per il prezioso e meritorio contributo offerto all’attività della Sezione di Ancona, volto alla crescita ed allo sviluppo dell’Associazione.

Nell’occasione la commissaria Iscaro ha portato «i calorosi saluti del Questore, evidenziando la vicinanza della Polizia ai servitori dello Stato che, come la dottoressa Santorsola, hanno dedicato gran parte della loro vita professionale per garantire la sicurezza della collettività».

Il Presidente A.N.P.S. Aguzzi ha, inoltre, sottolineato l’importanza dell’alto riconoscimento pervenuto dalla Presidenza Nazionale che ha evidenziato la meritoria attività svolta anche negli anni successivi al suo pensionamento nell’Associazione, nel volontariato attivo ed in qualità di Giudice di Pace».

Grande soddisfazione e gioia da parte dell’interessata che, per l’occasione, ha voluto invitare nella sua dimora i colleghi e le colleghe della polizia con cui ha condiviso i tanti anni lavorativi. Nel ringraziare commossa tutti i presenti, la festeggiata ha offerto loro un graditissimo rinfresco.

Il mostro di Marsala

Fernanda Santorsola, entrata nell’allora Corpo di Polizia Femminile di Ancona, dal 1962 in poi si occupò di numerosissime attività di Polizia Giudiziaria. Le sue capacità investigative la portarono poi ad occuparsi anche della criminalità organizzata; le numerose indagini svolte in quegli anni le permisero di sgominare diverse organizzazioni criminali operanti nel Paese, dedite al traffico di droga, estorsioni, rapine..Tra le più note operazioni di polizia vi è sicuramente la cattura del “mostro di Marsala” che nel 1971 uccise, dopo averle abusate sessualmente, tre bambine una delle quali era la propria nipote. I

n quell’anno si era appena conclusa la prima “guerra di mafia”, quando la Santorsola fu inviata a Trapani per collaborare nelle indagini che, fino a quel momento, non avevano raggiunto risultati apprezzabili. Nonostante la diffidenza degli inquirenti locali, la Santorsola fornì all’indagine un apporto decisivo, riuscendo a delineare l’ambito familiare che aveva caratterizzato l’intera vicenda e riaprire una pista investigativa già scartata in precedenza dai colleghi locali. Delegata dal Procuratore di Trapani, Santorsola interrogò con particolarmente empatia la sorellina di una delle vittime e capì che il “mostro” era lo zio di una delle bimbe. Infatti, dopo un lungo interrogatorio l’uomo confessò l’efferato delitto permettendo agli inquirenti di ritrovare, purtroppo decedute, le altre due bimbe rapite che l’assassino aveva seppellito in un campo vicino alla sua abitazione.

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