Ancona-Osimo

Ferretti Group, taglio del nastro per la palazzina Super Yacht Yard di Ancona. L’Ad Galassi: «Ancona polo della nautica da diporto di lusso»

Inaugurata oggi (11 dicembre) ad Ancona, la nuova sede del Gruppo Ferretti una delle più importanti realtà europee della nautica da diporto di lusso

Il taglio del nastro

ANCONA – «Siamo italiani, non siamo perfetti, ma siamo in assoluto meravigliosi, ed è vero: facciamo e fate cose straordinarie che vanno in tutto il mondo. Mi fa molto piacere che Ancona sia diventata un polo della nautica da diporto di lusso straordinario». È un passaggio dell’intervento dell’amministratore delegato del Gruppo Ferretti, Alberto Galassi, all’inaugurazione della nuova palazzina della Super Yacht Yard di Ancona sede degli uffici e dello showroom. Il taglio del nastro oggi, 11 dicembre, alla presenza di numerosi autorità civili e militari, fra le quali il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, il presidente dell’Adsp (Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale) Vincenzo Garofalo, il direttore dell’Atim Marco Bruschini, l’assessore regionale con deleghe economiche Andrea Maria Antonini, il parlamentare Jacopo Morrone e il presidente Assoporti Rodolfo Giampieri.

Il modenese al timone del Gruppo Ferretti, nel suo intervento prima del taglio del nastro ha sottolineato l’importanza di una realtà trainante come quella della nautica da diporto per il territorio. «Avete una grande opportunità, ve lo dice uno che non è del vostro territorio, ma qui ha permesso di investire decine e decine di milioni di euro e non ci fermeremo – ha spiegato – avete un’ccasione d’oro, perché le aziende non sono fatte di capannoni, non di marchi, non di macchinari, sono fatte di persone e la qualità delle persone è incredibilmente alta: non competi e non vinci» con tedeschi, olandesi «se non sei il più bravo».

L’ad del Gruppo Ferretti Alberto Galassi

Nel 2023 il Gruppo Ferretti ad Ancona ha varato 21 navi Custom Line dai 30 ai 45 metri, navi che hanno un costo che si aggira tra i 10milioni di euro e i 24 milioni di euro, a cui si aggiungono 3 navi CRN. Nel cantiere sono in costruzione anche una nave a marchio Pershing Yacht, una a marchio Riva Yacht, una a marchio CRN e una a marchio Custom Line, mentre altre sono in costruzione fuori, in tal senso l’auspicio espresso dall’ad Galassi è stato quello «di poter costruire i nostri scafi qui ad Ancona», quelli che «altri fornitori ci mandano». Il 19 dicembre il Gruppo festeggia la 100esima nave costruita dal 2017 e l‘obiettivo per il 2024 ad Ancona è quello di replicare i numeri dell’anno in corso, ovvero «minino 20-21» navi, dato che, come ha rimarcato l’ad, «sono già vendute».

Una azienda che chiede più spazio sul territorio, ha spiegato parlando a margine con i giornalisti, «significa che ad Ancona i clienti vengono volentieri: l’accessibilità della città è garantita da un aeroporto eccezionale e vicinissimo», un territorio «servito dall’Alta Velocità» e dall’autostrada, caratterizzato anche da «una stagione estiva in cui la Riviera del Conero offre moltissimo». Insomma «c’è tutto, compreso l’indotto e una situazione climatica particolarmente vantaggiosa rispetto al Nord Italia, non capisco – prosegue l’amministratore delegato – per quale motivo non debba diventare un centro di eccellenza mondiale per la nautica da diporto di lusso e non parlo solo di noi, ma anche dei nostri concorrenti – ha precisato Galassi -, ne parlo con la consapevolezza che il Gruppo Ferretti ha qualcosa in più», anche dimensionalmente visto che «siamo l’unica azienda al mondo quotata sia a Hong Kong che a Milano. Tutta la filiera nautica dovrebbe investire come stiamo facendo noi sul territorio, perché è un territorio che ti ripaga».

La nuova palazzina

Un territorio che però può «fare un mezzo miglio in più» per sostenere un settore come la «nautica da diporto e la grande nautica» che ha una «ricaduta» molto importante, ha sottolineato. «L’Italia» con circa «5-6miliardi di euro l’anno» di ricaduta sul «Pil nazionale», ha aggiunto «è il primo Paese al mondo per quanto riguarda la nautica da diporto» un settore che «funziona, va bene e continua a crescere» una eccellenza sulla quale il Paese dovrebbe scommettere sostendendo il settore.

La palazzina è stata realizzata nel tempo record di 12 mesi, internamente ed esternamente utilizzando legno, 300mila chili di acciaio, pelle e vetro, materiali utilizzati anche per la costruzione delle navi. In partica la struttura è stata edificata sopra il vecchio cantiere Morini: a seguito della demolizione della vecchia sede ha preso avvio una prima fase di ristrutturazione del piano terra che ha accolto l’officina e la falegnameria, che hanno sempre ‘convissuto’ nell’edificio, e successivamente è stato avviato un primo ampliamento del fabbricato di cemento e una sopraelevazione di 3mila metri quadrati in acciaio, con travi da 18metri, che fungono da ‘cavalletto’ sopra la vecchia struttura.

Complessivamente la Superyacht Yard di Ancona conta una superficie di quasi 80mila metri quadrati con un’area coperta di 32mila metri quadrati. Qui si progettano e si costruiscono i modelli CRN, Riva Superyachts Division e le imbarcazioni da diporto Pershing 140, oltre all’intera flotta Custom Line. Oltre 1.000 lavoratori, fra tecnici, ingegneri, architetti e personale amministrativo. Nove sono i capannoni progettati per la costruzione degli yacht, quattro riservati alle imbarcazioni in acciaio e alluminio, cinque alla costruzione della gamma Custom Line. Ad Ancona la Superyacht Yard è dotata di una marina privata che è anche il principale centro di prova, varo e consegna delle imbarcazioni di Ferretti Group.

Alberto Galassi, ad Ferretti Group

«L’ambiente di lavoro fa la qualità del prodotto» ha evidenziato l’ad, dicendosi convinto che i dipendenti del Gruppo «quando vengono a lavorare qui ci vengono volentieri, ci vengono con il sorriso: tutto ciò ha una ricaduta sul prodotto, ha una ricaduta sul cliente e sul brand, non è sfarzo, non è sfoggio, non ne abbiamo bisogno. Abbiamo venduto 100 navi dal 2017 ad oggi e non avevamo questa sede», ma «le persone devono sentirsi parte di un’azienda straordinaria, questa oggi lo è». Grande l’attenzione anche alla sostenibilità e al miglioramento dell’ambiente di lavoro, che si traduce in investimenti operati per l’installazione di pannelli solari, scafi con altissimo utilizzo di carbonio, motori ad emissioni ridotte, «un biglietto da visita di un’azienda che crede talmente tanto su questo territorio, che vuole presentarsi da leader».

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