ANCONA – Festa dell’Arma all’insegna della sobrietà questa mattina, 5 giugno, ad Ancona. I carabinieri hanno celebrato oggi i 206 anni della fondazione del Corpo, con una cerimonia militare sobria e senza pubblico avvenuta alla caserma “Giovanni Burocchi”. Le norme impartite per evitare il contagio da coronavirus hanno infatti imposto questa scelta.
Il Prefetto di Ancona Antonio D’Acunto, e il Comandante della Legione, Generale di Brigata Fernando Nazzaro, hanno deposto una corona d’alloro per ricordare i Carabinieri morti nell’adempimento del servizio. Ma la cerimonia è stata anche l’occasione per ricordare le vittime del coronavirus, sia tra la popolazione che nell’Arma con il silenzio d’ordinanza: a livello nazionale si sono registrati 780 contagi fra i militari dell’Arma, 10 decessi uno dei quali nelle Marche, l’appuntato scelto Federico La Rotonda della Stazione di Macerata, deceduto il 9 maggio scorso.
«È stato un momento molto emozionante quello dedicato alla commemorazione delle vittime che hanno perso la vita nell’espletamento del loro servizio e a causa del coronavirus» commenta il generale della Legione Marche Fernando Nazzaro che ha voluto sottolineare l’impegno profuso dall’Arma evidenziando il fatto che durante la complicata fase emergenziale nessuno dei militari si è mai assentato per congedi: «Si sentiva forte l’esigenza di stare vicino ai cittadini in un momento così delicato».
E i Carabinieri sono stati protagonisti nell’ambito dell’emergenza coronavirus: un’azione che si è tradotta non solo nel controllo sul rispetto delle misure adottate dal governo per limitare la diffusione dell’epidemia di coronavirus, ma anche appunto assistendo la popolazione in difficoltà.
I militari dell’Arma si sono recati a casa degli anziani nell’ambito dell’iniziativa condivisa con Poste Italiane per la consegna della pensione agli over 75 non autosufficienti. Da evidenziare anche la consegna della spesa alle persone che non potevano uscire per le misure adottate che imponevano agli anziani di più di 75 anni di età di restare in casa, così come ai contagiati privi dell’aiuto di familiari.
«Una festa dell’Arma solenne ma mesta a seguito dell’epidemia di coronavirus» osserva il colonnello Cristian Carrozza, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Ancona nel ricordare l’attività svolta dai militari dell’Arma nei 39 comuni della provincia di Ancona in cui sono presenti sui 47 complessivi. Una diffusione capillare, che ha «fatto sentire la presenza dello Stato anche nei luoghi più isolati» conclude il colonnello Carrozza.
ALCUNI NUMERI
Con l’occasione è stato anche illustrato il bilancio dell’attività compiuta dall’Arma negli ultimi dodici mesi (giugno 2019-maggio 2020) nelle Marche, dove i militari hanno proceduto nei confronti dell’86% dei reati commessi nella regione, ovvero 30.022 su poco più di 34mila complessivi. I Carabinieri hanno denunciato 12.241 persone, 1.455 delle quali sono finite in manette. Da evidenziare che c’è stato un calo complessivo nel numero dei delitti che segnano un -14%. A calare sono stati soprattutto i reati predatori, con le rapine che sono diminuite del 31% e i furti del 24%.
Fra le operazioni compiute dai militari dell’Arma spicca quella del Reparto Operativo di Ancona che ha portato all’arresto dei componenti della cosiddetta banda dello spray della Lanterna Azzurra di Corinaldo dove nella notte fra il 7 e l’8 dicembre 2018 morirono 5 adolescenti ed una mamma 39enne nel fuggi fuggi dalla discoteca dove era stata diffusa la sostanza urticante. Il processo alla banda della Bassa Modenese è già in corso con rito abbreviato presso il Tribunale di Ancona. Di rilievo anche le operazioni condotte per stroncare lo spaccio di sostanze stupefacenti che ha visto proprio il 4 giugno i Carabinieri della Compagnia di Fano arrestare 7 persone e denunciarne altre 15 dedite ad un grosso traffico di cocaina e marijuana.
Il video ufficiale realizzato dall’Arma