ANCONA- Lo spiegamento del Tricolore dalla torre della Prefettura in Piazza del Papa in occasione delle celebrazioni del 2 giugno, suscita una grande emozione. Sulle note dell’Inno alle Marche, i Vigili del Fuoco si sono calati dall’alto, srotolando la grande bandiera italiana. Le celebrazioni del 72° anniversario della Fondazione della Repubblica sono iniziate al Monumento ai Caduti al Passetto con la deposizione di tre corone d’alloro da parte del Prefetto, Antonio D’Acunto, del Comandante delle Scuole della Marina Militare e del Sindaco di Ancona. La cerimonia è poi proseguita in piazza del Plebiscito. Autorità civili e militari, scuole della provincia e un folto pubblico, hanno assistito alla “Cerimonia dell’Alzabandiera”, alla lettura del messaggio del Presidente della Repubblica ai Prefetti e allo spiegamento del Tricolore. Il Prefetto d’Acunto ha rivolto un saluto ai presenti richiamando gli alti valori di libertà e democrazia che sottendono la cerimonia del 2 giugno e la Costituzione, entrata in vigore 70 anni fa. Ha ricordato inoltre i 100 anni dalla conclusione del primo conflitto mondiale.
Una studentessa dell’IIS Vanvitelli Stracca Angelini ha indossato un abito tricolore, realizzato dagli studenti dell’indirizzo Sistema Moda. «È un onore per me indossare questo vestito in un giorno così importante» ha detto Whitney, 18 anni, nata ad Ancona da genitori congolesi.
Nel Palazzo del Governo poi, sono state consegnate dal Prefetto tre Medaglie d’onore ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti e 16 Onorificenze “Al Merito della Repubblica Italiana” alla presenza dei Sindaci dei comuni di residenza degli insigniti. A ricevere l’onorificenza anche il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli. Nel Palazzo del Governo inoltre, è allestita una mostra sui 70 anni della Costituzione a cura dell’Archivio di Stato. Toccanti le storie degli insigniti, come quella raccontata dalla nipote di Aldo Pettinari, il Sergente Maggiore nato ad Ostra Vetere e morto a soli 23 anni.
«Mio zio era Rodi e dopo l’8 settembre non ha voluto aderire alla Repubblica di Salò e quindi i tedeschi lo hanno preso insieme ad altri 4.100 soldati e li hanno stipati nel piroscafo norvegese Oria. Sono salpati l’11 febbraio 1944, li stavano trasportando nei lager ma il giorno seguente ci fu una grossa tempesta. Il piroscafo colpì uno scoglio nel Mare Egeo e cadde a picco. Sono morti 4mila soldati italiani, solo poche persone si sono salvate- racconta Maria Pettinari, nipote di Aldo Pettinari, che oggi ha ritirato una medaglia in onore di suo zio-. Ho fatto una ricerca perché le notizie sulla morte di mio zio erano molto frammentarie e cioè che era disperso nel Mare Egeo. Ho scoperto che c’è una rete di familiari (www.piroscafooria.it) che stanno cercando di portare alla luce questa storia poco conosciuta. Ho potuto consultare la lista degli imbarcati, prigionieri di guerra dei tedeschi e tra quei nomi c’era anche quello di mio zio».
«Quando la guerra è finita ci hanno comunicato che mio fratello era stato imbarcato su una nave, fatta saltare in mare. Questo abbiamo saputo per 70 anni» ricorda Lidio Pettinari, 93 anni, partigiano.
Medaglia anche a Angelo Michele Maglio, soldato fatto prigioniero ma riuscito a scappare dal campo di concentramento. È morto a Fabriano nel 2002 a 92 anni. «Mio nonno ha fatto la seconda Guerra Mondiale, ha combattuto nel Montenegro. È stato fatto prigioniero dai tedeschi che lo hanno portato nel campo di concentramento di Mauthausen. Quando è arrivato lì si è buttato ai piedi di un generale e lo ha supplicato di lasciarlo libero perché aveva un figlio di un anno. Il generale lo ha lasciato libero e mio nonno è scappato- racconta Fiorinda Maria Maglio, nipote del soldato Maglio-. Dopo giorni di cammino è arrivato al confine, sulle Alpi, e ha capito che la guerra era finita e che erano arrivati gli americani. Mio nonno si è salvato ed è vissuto fino a 92 anni. Ci raccontava sempre questa storia, e l’ho ritrovata anche nell’Archivio di Stato di Avellino. Mio nonno mi ha insegnato a vivere. Mi ha insegnato tanti valori che oggi non ci sono più: rispetto, fedeltà, onestà e umanità».
Le celebrazioni per la Festa della Repubblica si concluderanno alle 21.00, con il concerto dell’Orchestra Fiati di Ancona organizzata dal comune di Ancona in piazza del Plebiscito.
MEDAGLIA D’ONORE: Cesare Squartini (deceduto- Camerano); Angelo Michele Maglio (deceduto-Fabriano); Aldo Pettinari (deceduto- Ostra Vetere)
ONORIFICENZE “Al Merito della Repubblica Italiana”: Cavaliere Valeria Mancinelli (Ancona- Avvocato-Sindaco); Cavaliere Alessandro Guida (Ancona-Ufficiale della Marina); Cavaliere Arnaldo Ippoliti (Ancona-Avvocato); Cavaliere Giancarlo Manfredi (Ancona-Funzionario E.F. Prefettura in pensione); Cavaliere Alessandro Patti (Ancona-Maresciallo Aiutante G. di F.); Cavaliere Stefano Santini (Ancona-Funzionario E.F. Prefettura); Cavaliere Pierino Casagrande (Castelleone di Suasa-dipendente Ente locale in pensione); Cavaliere Raniero Zuccaro (Fabriano-Sovrintendente Capo P.S.); Cavaliere Gabrio Filonzi (Jesi-Medico Chirurgo Odontoiatra); Cavaliere Emanuele Durastanti (Montecarotto-Sergente Magg.Esercito Italiano); Cavaliere Fabio Marco Delbeato (Monte Roberto- M.llo Magg. Carabinieri); Cavaliere Luigi Bonvini (Senigallia- dipendente FFSS in pensione); Cavaliere Brenno Costanzi (Senigallia-Agente di commercio); Ufficiale Roberto Lezzi (Ancona-Isp.Sup. SUPS Sost. Comm. P.S.); Ufficiale Michele Maccione (Ancona-Dipendente Telecom, pensione); Ufficiale Cesare Morganti (Corinaldo-Agente di commercio).