ANCONA – Continua l’attività di controllo e presidio del capoluogo dorico da parte delle volanti della Questura. Nella serata di ieri, 20 agosto, le pattuglie sono intervenute in via Brecce Bianche dove era stata segnalata una lite tra più persone.
Giunti sul posto, gli operatori provvedevano a riportare la situazione alla calma, tranquillizzando i soggetti coinvolti e cercando di ricostruire quanto accaduto. Le persone presenti riferivano che poco prima si stava svolgendo una festa in un’abitazione privata delle vicinanze, a cui stavano partecipando circa 15 ragazzi di origine nigeriana, di età compresa tra i 20 ed i 30 anni.
Improvvisamente scoppiava un litigio tra due degli invitati, che iniziavano insultarsi verbalmente e, per tale ragione, venivano allontanati dalla festa per non creare problemi. I due uscivano dall’abitazione, continuando tuttavia a litigare anche in strada.
Il litigio proseguiva per qualche minuto, attirando l’attenzione delle altre persone presenti lungo la via, che allertavano prontamente il numero di emergenza 112.
Durante la lite, improvvisamente uno dei due soggetti coinvolti aggrediva la controparte, colpendola al volto con un pugno. Fortunatamente il suono in lontananza delle sirene delle volanti, che stavano giungendo in loco dopo essere state avvisate dalla Sala Operativa, induceva l’aggressore ad interrompere la sua condotta violenta e ad allontanarsi repentinamente.
Gli agenti identificavano il soggetto aggredito, un ragazzo nigeriano di 25 anni, in regola sul territorio nazionale, il quale confermava tale ricostruzione dei fatti, precisando di non conoscere l’aggressore e che il litigio era stato causato dallo stato di ebbrezza di quest’ultimo.
Poiché presentava una ferita sulla fronte, gli operatori allertavano anche personale sanitario del 118. L’interessato, tuttavia, rifiutava di essere trasportato in ospedale, trattandosi di una ferita superficiale, e si riservava di sporgere eventuale denuncia per quanto accaduto.
Sono in corso accertamenti, anche tramite le telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, al fine di risalire all’identità dell’aggressore.