ANCONA – Mancano ormai solo pochi giorni a Natale ed è corsa contro il tempo per l’acquisto dei regali. I negozi sono presi d’assalto e il clima delle feste spinge il commercio. «Quest’anno lo shopping natalizio è partito in anticipo già con il Black Friday – dice Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche – dall’ultima settimana di novembre è tornato il movimento nei negozi, insomma, la fiducia batte il clima di incertezza».
Una fase positiva, «un aumento dei consumi rispetto all’anno scorso» che arriva dopo «due mesi negativi soprattutto per il settore moda» rileva Polacco «ad ottobre e nelle pime tre settimane di novembre non si è venduto, poi con il Black Friday e l’abbassamento delle temperature la gente ha iniziato a fare spese».
La speranza di Confcommercio è che la 13esima mensilità dia una ulteriore spinta allo shopping delle feste. «La settimana che si apre è quella più decisiva – dice Polacco – siamo positivi sul fatto che potrà andare bene». La frenesia dell’acquisto last minute crea code non solo alle casse dei negozi dei centri commerciali, ma anche a quelle delle attività dei centri storici.
È proprio qui che si respira appieno tutta la magia del Natale grazie alle iniziative messe in campo dalle città, come mercatini, allestimenti suggestivi, luci che illuminano vie e negozi, attirando visitatori anche da altre zone. «C’è voglia di fare shopping anche nel negozio sotto casa o nelle attività dei borghi» prosegue il direttore di Confcommercio. Tra gli articoli più gettonati ci sono quelli tecnologici con in testa «smartphone, Ipad e tablet – spiega – ma ha ripreso molto bene anche la moda, specie gli accessori come guanti, cappelli, sciarpe e foulard».
Seguono a ruota gli articoli per la cura della persona come profumi, creme, make up. L’altro settore trainante il commercio delle feste è l’enogastronomia, che nelle Marche conta in ogni zona molteplici eccellenze. «C’è un ritorno al territorio – aggiunge Polacco – nella scelta dell’enogastronomia si cerca sempre di più il prodotto locale. La spesa alimentare non cresce rispetto all’anno scorso, ma stiamo osservando che i marchigiani si stanno spostando sempre di più sul prodotto di qualità, come vini, salumi e formaggi locali, ma anche dolci tipici» e nella tradizione del Made in Marche ogni zona ha la sua nicchia di eccellenze.