ANCONA – Archiviati i festeggiamenti per la vittoria della Nazionale di calcio agli Europei, il timore è che le manifestazioni di gioia, che hanno spinto in molti a riversarsi nelle strade e nelle piazze, possano far salire la curva del contagio che già tende verso l’alto. La variante Delta che si sta diffondendo anche nelle Marche e la campagna vaccinale ad una svolta cruciale con quasi 450mila marchigiani che non si sono ancora vaccinati, non fanno dormire sogni tranquilli, dopo mesi durissimi di restrizioni e ben due ondate pandemiche.
Se da un lato i festeggiamenti hanno rappresentato una occasione per gioire, dopo un periodo durissimo, alle prese con lockdown, dall’altro proprio questi assembramenti potrebbero produrre effetti. Una previsione da Cassandra o ci sono rischi concreti? «Un rialzo dei numeri potrebbe esserci, speriamo contenuto» spiega l’Infettivologo Andrea Giacometti. Secondo il primario della Clinica di Malattie Infettive degli Ospedali Riuniti di Ancona.
«Il virus è ormai “endemico” anche nelle nostre zone, ossia è presente così come lo sono tanti altri virus respiratori – prosegue – e quindi è probabile che un certo numero di ricoveri di pazienti con Covis-19 sarà una costante per diversi mesi».
Andamento pandemia: «Tra 2 settimane si capirà l’incidenza dei festeggiamenti»
Intanto anche la Clinica di Malattie Infettive di Torrette che nei giorni scorsi era tornata covid-free dopo mesi di ricoveri, nel weekend ha ricevuto un nuovo paziente. In ogni caso secondo il primario se i festeggiamenti e «altre leggerezze di questi giorni produrranno un qualche effetto lo vedremo già entro 1-2 settimane. Se poi questo eventuale aumento non verrà ostacolato da misure di sicurezza, allora un aumento più importante potrebbe esserci nel mese di agosto».
Per Giacometti «se noteremo un aumento dei casi, penso potrà essere sufficiente adottare di nuovo le solite misure che tutti conosciamo: uso della mascherina (sempre se siamo al chiuso e anche se all’aperto stiamo troppo vicini ad altri), igiene delle mani, evitare contatti fisici (strette di mano, abbracci), evitare di toccare superfici e oggetti potenzialmente contaminati».
In tutte le occasioni sociali, come mare, movida, aperitivi, eventi, feste, occorre «evitare di stare vicino agli altri perché sicuramente la maggior parte dei partecipanti non sarà munito di mascherina. Persino al mare non dobbiamo dimenticare che sebbene sia vero che il sole uccide il virus in pochi minuti, tuttavia una gocciolina di saliva emessa da chi sta sdraiato vicino a noi impiega solo pochi secondi per entrarci nel naso o in bocca o negli occhi».