ANCONA – Quattro giorni di spettacoli e incontri per scoprire tutti gli approdi delle culture e della storia mediterranea, con tantissimi ospiti tra cui Tosca, Giordano Bruno Guerri, Pino Petruzzelli, Francesca Mannocchi, Branko Galoic. Dal 26 al 29 agosto tornerà ad Ancona il festival Adriatico Mediterraneo, che quest’anno sarà all’insegna della Dichiarazione di Ancona, che nel 2020 “compie” i suoi primi venti anni, fondamento per la nascita dell’Iniziativa Adriatico Ionica e poi della Macroregione.
Per quattro giorni i ritmi delle musiche mediterranee, i suoni e i profumi delle culture del mare si intrecceranno ai temi centrali per la politica dell’Europa che guarda a sud: dai diritti umani troppo spesso violati al ruolo dei Balcani e dello spazio adriatico ionico. «Adriatico Mediterraneo da sempre ha sguardo e orecchie tese verso l’altra sponda dell’Adriatico – dichiara Giovanni Seneca, direttore del festival – e quindi è stato naturale viaggiare insieme alla Macroregione. Quest’anno poi più che in passato il legame è ancora più stretto, dato che proprio 20 anni fa veniva sottoscritta la Dichiarazione di Ancona. Ci è sembrato quindi naturale dialogare con lo IAI (Istituto Affari Internazionali), con la Regione e con il Comune per raccontare nei giorni del festival come l’area in cui viviamo stia cambiando. E lo faremo con i mezzi che sono i nostri: la musica di grandi artisti e personaggi e gli incontri con intellettuali e attivisti di primo piano».
«In un anno speciale come il 2020 che la Regione aveva programmato come scrigno di occasioni – sottolinea il presidente della Regione Luca Ceriscioli – con il cinquecentenario di Raffaello, il Giubileo Lauretano, l’anno delle Marche destinazione top per Lonely Planet, i 50 anni dell’Istituzione Regione, si inserisce a buon diritto questo ventennale di una data storica per le Marche, la Carta di Ancona e il Festival Adriatico Mediteranneo che ne ha saputo da subito riassumere le finalità. Ma il festival in questo anno particolare ci dà anche il segno di una voglia ostinata di ripartenza di fronte alle difficoltà e simboleggia proprio quei valori di resistenza nel solco del dialogo reciproco, del confronto tra i popoli, della cooperazione e della solidarietà che all’indomani di una guerra fratricida avevano ispirato la Dichiarazione. E lo fa rinnovandosi ad ogni edizione, attraverso la cultura, la musica e il sociale».
Il Premio Adriatico Mediterraneo 2020 sarà consegnato a Roberto Maccaroni in rappresentanza di tutto il personale sanitario dell’Ospedale Regionale di Torrette, per il suo straordinario impegno nel corso dell’emergenza da covid-19. Roberto Maccaroni, infermiere, ha partecipato con Emergency a missioni in Sierra Leone, Libia, Repubblica Centrafricana e Afghanistan e collabora con la Ong per diffondere una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani attraverso incontri nelle scuole e conferenze.
PROGRAMMA – Mercoledì 26 agosto aprirà il festival, alla Corte della Cole, Tosca con “Il suono della voce”: un incontro e poi un concerto che racconteranno, attraverso parole canzoni e video, la tournée che ha portato l’artista in tre continenti, fra incontri, collaborazioni, scoperte di nuovi ritmi e atmosfere. Tosca si racconterà al microfono di Michele Monina. Giovedì 27 agosto saliranno sul palco Pino Petruzzelli e Giovanni Seneca con “Bar Nostrum” (Corte della Mole), racconto tra parole e musica di un Mediterraneo fatto di bellezza e violenza, di poesia e sopravvivenza, di porti, lingue e profumi che attraversano secoli e frontiere. Bar Nostrum è una coproduzione tra il festival Adriatico Mediterraneo e il teatro ipotesi di Genova e sarà presentato ad Ancona in prima assoluta. Ad affiancare Petruzzelli e Seneca sul palco ci saranno le voci di Anissa Gouizi e Frida Neri.
Venerdì 28 agosto Giordano Bruno Guerri (Corte della Mole) riporterà tutti sull’altra riva dell’Adriatico con “Fiume, una storia italiana”, per raccontare la extra-ordinaria vicenda dell’occupazione dannunziana della città nel 1919: un’impresa che condensa lo spirito di un’epoca ma che anticipa anche molti aspetti del mondo di oggi, la spettacolarizzazione della politica, la propaganda, la ribellione generazionale, la rivolta gridata contro la finanza internazionale, il conflitto tra nazionalismi, il ribellismo e la trasgressione. La narrazione della vicenda sarà moderata da Matteo Tacconi e gli interventi musicali saranno a cura di Renzo Ruggieri, fisarmonicista di fama internazionale e direttore artistico del festival della fisarmonica di Castelfidardo. A chiudere Adriatico Mediterraneo saranno sabato 29 agosto i ritmi balcanici di Branko Galoic Quartet (Corte della Mole), che con le sue chitarre affonda nella tradizione della musica della Ex- Jugoslavia e unisce lo ska, il pop e la canzone d’autore, creando uno stile unico.
Torneranno in questa edizione anche i concerti all’alba alla scalinata del Passetto, alle 6 del mattino. Si parte mercoledì 26 con l’etno folk degli Oidipnoi che con “Pontos”, racconteranno la loro Sicilia e il suo mare. Giovedì 27 saranno Katia Ghigi e Michele Rossetti, violino e pianoforte, a dare il buongiorno ad Adriatico Mediterraneo con un programma interamente dedicato ai gioielli del barocco. Venerdì 28 il quartetto di Form Musicauna Ensemble aprirà la giornata con un viaggio eclettico tra Bernstein, Nino Rota, Kurt Weill e Astor Piazzolla. Sabato 29 si incontreranno la Sardegna di Nico Casu e Gianluca Dessì e la Provenza di Renat Sette per un concerto che mixerà in maniera inaspettata canto tradizionale e improvvisazione jazzistica.
Nel programma di AdMed2020 anche tre cicli di incontri per esplorare i temi caldi del Mediterraneo. Per “Diritti e Doveri”, il ciclo di incontri organizzato in collaborazione con il Garante Regionale dei Diritti della Persona, ci saranno due incontri: il primo un focus su “Islam, diritti e democrazia: cosa succede in Turchia” e il secondo su “I diritti dei minori nell’epoca del Coronavirus”. Sempre in collaborazione con il Garante Regionale dei Diritti, con Regione e con il Segretariato dell’Iniziativa Adriatico Ionica si terranno altri due importanti incontri che segnano il ventennale della Dichiarazione di Ancona. Gli incontri, entrambi con la partecipazione di rappresentanti istituzionali dei diversi Paesi coinvolti, si terranno nei due giorni precedenti all’inaugurazione ufficiale di Adriatico Mediterraneo Festival: il primo è un meeting che si terrà lunedì 24 agosto e riguarderà “I diritti dei minori nell’area macroregionale”; il secondo è invece un webinar in programma per martedì 25 agosto su “I diritti fondamentali e l’allargamento dell’Unione Europea”.
I 20 anni della Dichiarazione di Ancona verranno approfonditi e contestualizzati anche grazie a due incontri a cura del giornalista Matteo Tacconi. Il primo si terrà mercoledì 26 agosto alle 18.30 alla Sala Boxe della Mole: “Guerre e pace nei mari della storia” vuole scavare nel Mediterraneo come mare madre della Storia, e l’Adriatico-Ionio come un suo grande capitolo. Una riflessione tra antico e moderno con Federico Fioravanti, direttore del Festival del Medioevo di Gubbio e Kristjan Knez, presidente della Società di studi storici e geografici di Pirano, in Slovenia. Sabato 29 agosto, alle 18.30 allo Spazio Cinema, Matteo Tacconi condurrà l’incontro “Geopoetica dell’adriatico ionio” un incontro tra Storia e storie per esplorare i tanti e mutevoli caratteri del bacino adriatico-ionico, modellati e mescolati da un continuo interscambio culturale. Interverranno Raul Pupo, storico dell’Università di Trieste, Luci Zuvela, allieva di Predrag Matvejevi?, Flavia Frisone, storica dell’Università del Salento.
Nascono invece dalla solida collaborazione tra Amnesty International Marche e Adriatico Mediterraneo due incontri che affronteranno due questioni centrali per l’Italia e per tutto il Mediterraneo: i diritti umani nella Libia al centro dei flussi migratori, e il caporalato e i diritti dei lavoratori in agricoltura. Il primo incontro si terrà mercoledì 26, alle ore 17, allo Spazio Cinema della Mole: la giornalista Francesca Mannocchi e il portavoce di Amnesty international in Italia Riccardo Noury dialogheranno su “Libia, il naufragio dell’umanità”, un confronto per raccontare il dramma dei diritti umani sull’altra sponda del Mediterraneo. Venerdì 28, sempre alle 17 allo Spazio Cinema della Mole, si parlerà di “Sotto Padrone. Uomini, donne e caporali nell’agromafia italiana. Regolarizzazioni e decreti sicurezza”, con Marco Omizzolo, sociologo Eurispes che ha lavorato per diversi mesi come bracciante infiltrato nelle campagne pontine sotto caporale indiano e padrone italiano e che in seguito alle minacce ricevute per il suo lavoro da due anni vive sotto vigilanza da parte delle forze di polizia. L’incontro è organizzato in collaborazione anche con Libera Ancona Presidio Rocco Chinnici.
“Per terra, per mare e per cielo: storie di uomini e parassiti” è invece il tema dell’incontro con l’epistemologo Gilberto Corbellini, che si terrà giovedì 27 agosto alle 17 alla Sala Boxe della Mole, a cura di Mara Tirelli e dell’Associazione Italiana di Cultura Classica: un viaggio inaspettato alla scoperta dei piccoli e invisibili parassiti e del loro influsso – non piccolo – sulla storia dell’umanità. Sabato 29, sempre alle 17 alla Sala Boxe, verrà invece proiettato il reportage “Blue”, di Matteo Natalucci e Luca Santini, che indaga lo scioccante mondo degli allevamenti industriali di animali destinati all’alimentazione.
Gli eventi avranno una capienza di pubblico ridotta. Per gli spettacoli alla Corte della Mole sarà possibile acquistare in prevendita fino a 164 posti a sedere numerati. Per i concerti all’alba al Passetto di Ancona e per tutti gli incontri in programma i posti sono limitati e sarà quindi necessaria la prenotazione dal sito www.adriaticomediterraneo.eu. La biglietteria di Adriatico Mediterraneo Festival è gestita da Amat.