Ancona-Osimo

Finanziamenti per le periferie congelati, la Mancinelli chiede ai cittadini di inviare un’email alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

Il consigliere regionale Pd, Enzo Giancarli «Regione e Consiglio regionale devono far voce unica di fronte agli annunciati tagli delle risorse per le aree periferiche, convogliando gli appelli di tanti sindaci marchigiani che, altrimenti, rischiano di frammentarsi e disperdersi»

Rendering della nuova Piazza del Crocifisso con i ciliegi
Rendering della nuova Piazza del Crocifisso con i ciliegi (Foto: pagina Facebook Valeria Mancinelli)

ANCONA- Il sindaco Valeria Mancinelli non ha perso tempo e all’indomani del rinvio al 2020 dei finanziamenti del Bando Periferie, approvato nei giorni scorsi in Senato, ha già messo in campo la prima iniziativa per far si che i 12 milioni e mezzo destinati alla riqualificazione di Archi e Palombella, arrivino secondo i tempi stabiliti dal contratto firmato con lo Stato lo scorso dicembre a Roma.

«Ho chiesto ai cittadini un sostegno per far ripristinare i fondi sottratti. Intanto chiedo agli anconetani (e non solo) di mandare una mail alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Camera per spiegare le nostre ragioni. Non lasciamo niente di intentato» scrive il primo cittadino sulla sua pagina Facebook.

Per chi volesse inviare l’email ecco le istruzioni del sindaco Mancinelli:

Indirizzi mail:
presidente@pec.governo.it
camera_protcentrale@certcamera.it

Oggetto della mail: I PATTI SI RISPETTANO: IO STO CON LE PERIFERIE

Testo mail: 

Illustrissimi
Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte,
Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico,
Presidenti dei gruppi Consiliari della Camera dei Deputati,

Un emendamento proposto dalla maggioranza di governo ed approvato all’unanimità dal Senato rischia di far saltare i progetti per riqualificare le periferie della mia città.

Nella mia Ancona sono tutti pronti e già approvati i progetti per riqualificare i quartieri degli Archi e la Palombella, possiamo passare all’esecuzione dei lavori.

Lo Stato, con un contratto firmato e registrato alla Corte dei Conti, si è impegnato a destinare al Comune di Ancona 12.000.000 di euro per realizzare questa riqualificazione.

È il futuro di quelle aree, è bellezza, è sviluppo economico, è lavoro, è dignità, è riscatto di un quartiere.

I patti si rispettano. Se non lo fa lo Stato, qualunque forma di fiducia muore.

Tornate indietro e ritirate la norma approvata in Senato, in occasione della discussione del decreto Milleproroghe alla Camera.
Per il bene dei cittadini, per il futuro della mia città.

L’11 settembre l’emendamento passerà alla Camera e se sarà approvato il provvedimento diventerà effettivo. Per questo il sindaco Mancinelli con tutti i sindaci delle Marche e le altre 95 città coinvolte stanno mettendo in campo diverse iniziative che si concretizzeranno nei prossimi giorni. Se l’emendamento non sarà ritirato, le 96 città sono pronte a ricorre al Presidente della Repubblica. Inoltre, i sindaci dei comuni marchigiani interessati dal provvedimento convocheranno a breve le associazioni di categoria e tutti i parlamentari del territorio (appartenenti a tutto lo spettro politico).

«Questo perché devono sapere che cosa andranno a votare in aula e si assumano la responsabilità di risponderne ai cittadini del loro territorio di appartenenza- dichiara il primo cittadino dorico-. Qui, ad Ancona, farò assemblee agli Archi, alla Palombella. Racconterò come stanno le cose e inviterò anche quei parlamentari (in particolare quelli della maggioranza) perché vengano a spiegare le loro ragioni qui, guardando in faccia le persone. Vis à vis. Soprattutto ai cittadini di quei quartieri che allo Stato (non ai partiti) ancora ci credono, a quelli che lo scorso anno in agosto si sono costituiti in supercondominio (quartiere di via Marchetti) pur di accedere a quel bando e alla riqualificazione delle loro case, ai bambini e ai loro genitori che aspettano una nuova piazza bellissima (piazza del Crocifisso), al Centro H e a quelli che aspettano la zona rinnovata in Borgo Pio».

Sulla complicata situazione interviene anche il consigliere regionale Pd, Enzo Giancarli. «Regione e Consiglio regionale devono far voce unica di fronte agli annunciati tagli delle risorse per le aree periferiche, convogliando gli appelli di tanti sindaci marchigiani che, altrimenti, rischiano di frammentarsi e disperdersi- afferma –. Forse è bene ricordare che questa dei fondi per le periferie non è una questione che ha esclusivamente respiro comunale, intanto perché interessa Ancona, città capoluogo di regione, e altre grandi città marchigiane, poi perché coinvolge aspetti di una pianificazione urbanistica molto più ampia, con ripercussioni sotto il profilo ambientale, paesaggistico e sociale. Sarebbe pertanto opportuno – conclude Giancarli – che nella prossima seduta del Consiglio regionale, in cui si dibatterà degli obblighi vaccinali, venga aggiunta, all’ordine del giorno, una discussione relativa ai fondi per le periferie che possa portare ad una posizione forte da parte della Regione rispetto a questa vicenda».