Ancona-Osimo

Fincantieri, altri 10 nuovi positivi. Il vertice in Prefettura

Cresce l'apprensione fra i lavoratori del cantiere di Ancona che nell'attesa di iniziative da parte dell'azienda, si stanno muovendo per fare tampone e test sierologico a loro spese

L'area Fincantieri al porto di Ancona
L'area Fincantieri al porto di Ancona

ANCONA – Si stanno muovendo in autonomia per fare test sierologici, tamponi e test rapidi, molti dei dipendenti Fincantieri di Ancona. La crescita costante dei nuovi contagi da covid-19, da agosto in avanti, sta facendo lievitare l’apprensione fra i lavoratori, stanchi di attendere quelle campagne di screening che hanno chiesto a gran voce anche nei scorsi giorni, con lo sciopero di 8 ore.

Intanto nel weekend sono stati registrati 10 nuovi positivi, fra i lavoratori diretti e quelli delle aziende in appalto, ecco perché i dipendenti si sono attivati per eseguire gli screening a proprie spese, in modo da essere certi di non portare nelle loro famiglie il virus. I contagi si aggirano ormai quasi sulla trentina di casi,

Per domani pomeriggio – 14 ottobre -, è stato fissato il vertice in Prefettura ad Ancona, chiesto dai sindacati, con il Prefetto Antonio D’Acunto, Fiom Cgil,  Fincantieri, Inps, Inail, Nas e Ispettorato del Lavoro. Un incontro molto atteso, nel quale i sindacati cercheranno di ottenere i controlli per verificare eventuali casi di positività al covid-19, così da «fotografare la situazione attuale, per poi ripetere gli screening con cadenza almeno quindicinale – spiega il segretario regionale Fiom Cgil, Tiziano Beldomenico -. Il covid non fa sconti a nessuno, tanto meno ai lavoratori Fincantieri».

Il sindacalista spiega che l’obiettivo è quello di tutelare la salute dei lavoratori e delle loro famiglie, visto che nel cantiere dorico lavorano circa 4mila persone «una piccola città, dove i controlli dovrebbero essere regolari e capillari, vista la pandemia in atto». Ma l’intenzione dei sindacati è di replicare il modello basato sugli screening quindicinali anche nelle altre imprese metalmeccaniche del territorio, dove il distanziamento è difficoltoso da mantenere per la natura stessa dell’attività lavorativa.