Ancona-Osimo

Ancona, flash mob dei Fridays for Future a SostenibilMENTE: «No al Greenwashing»

In Piazza Cavour un gruppo di attivisti Fridays for Future si è riunito in flash mob per contestare le strategie messe in atto dal Comune sul fronte della transizione e dalla sostenibilità

I Fridays for Future ad Ancona

ANCONA – Flash mob dei Fridays for Future alla manifestazione “SostenibilMENTE, fatti non Bla Bla Bla” organizzata dal Comune di Ancona per raccontare le azioni strategiche sul fonte della sostenibilità ambientale. Questa mattina 13 novembre i giovani che protestano per il clima hanno fatto “incursione” davanti agli stand allestiti in Piazza Cavour per sottolineare le questioni più stringenti per la città.

«Ci siamo sentititi tirati in causa dal titolo dell’iniziativa» afferma l’attivista Francesca Bompadre: tra gli obiettivi dei movimenti nati con Greta Tumberg, c’è quello di chiedere fatti concreti e opporsi alle chiacchiere, ai “Bla, bla, bla” appunto. L’attivista dei Fridays for Future spiega che l’intento dei giovani, è quello di accendere i riflettori «sulla transizione ecologica di cui ha bisogno Ancona».

«Siamo lontani da un sistema di mobilità urbana sostenibile – spiega – : il 67,2% degli spostamenti in città avviene con mezzo privato. Inoltre il monitoraggio attivato dal Comune di Ancona sul fronte della qualità dell’aria e dell’acqua non è sufficiente, non basta a fare in modo che la qualità sia buona».

Un momento della manifestazione

Insomma la richiesta dei Fridays for Future è quella di azioni concrete anche perché sul fonte della qualità dell’aria «il recente report di Legambiente restituisce un quadro di una qualità dell’aria insufficiente per Ancona, che è regredita nella classifica delle città italiane e perde 29 posizioni e quasi nove punti». L’accusa che rivolgono al Comune è quella di non avere una strategia sul fronte della transizione e di tentare di dare «pennellate di Greenwashing».

Poi il tema del verde urbano. I Fridays contestano la piantumazione dell’albero per i 677 bambini nati l’anno scorso: «La legge ne prevede uno per ogni nuovo nato, dove sono gli altri 676 che mancano?». Sull’altro grande tema ambientale cittadino, il porto, Bompadre evidenzia che se «da un lato è lodevole l’elettrificazione della banchina, dall’altro contestiamo le politiche portate avanti finora, con la chiusura della Stazione Marittima e l’ampliamento del Molo Clementino che aumenterà il traffico, aprendo all’ingresso delle grandi navi in porto» con un impatto negativo sull’ambiente.

La sfida è poi quella dell’Area Marina Protetta, «un treno che non possiamo perdere. Il ministero della transizione ecologica c’è, stanno aspettando solo noi, i fondi ci sono già».