Ancona-Osimo

Flash mob dei giornalisti contro gli insulti di esponenti M5S e del Governo

In piazza del Plebiscito l'iniziativa della stampa marchigiana al cui fianco si schiera anche la Cgil: «A difesa della libertà di informazione contro chi la vorrebbe asservita al potere»

Alessandro Di Battista (M5S) e la polemica contro i giornalisti
Alessandro Di Battista (M5S) e la polemica contro i giornalisti

ANCONA – #GiùLeManiDallInformazione. È l’hashtag ufficiale ma anche il titolo della manifestazione in corso davanti alla Prefettura dorica, in piazza del Plebiscito, un flash mob dei giornalisti per schierarsi contro le ultime gravissime dichiarazioni di esponenti del governo. A promuovere l’iniziativa è la Federazione nazionale della Stampa italiana, con l’adesione dell’Ordine di giornalisti, che hanno indetto iniziative in simultanea in ogni capoluogo di regione.

«Attacchi volgari e inaccettabili contro l’informazione e i giornalisti. Ormai non si tratta più di episodi isolati, ma di azioni mirate a screditare una categoria di professionisti con lo scopo di disorientare l’opinione pubblica». È quanto afferma Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi, in merito alle ultime dichiarazioni, ma sarebbe più corretto parlare di insulti, nei confronti della categoria dei giornalisti.

«Soltanto un’informazione debole, docile o assente può consentire alla disinformazione di massa – continua il segretario Fnsi Lorusso – veicolata attraverso gli algoritmi e le piattaforme digitali, di prendere il sopravvento e di manipolare il consenso e le coscienze dei cittadini. È un disegno al quale bisogna opporsi con forza».

«È una prima risposta di ferma denuncia – interviene anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche Franco Elisei – a chi preferisce una informazione senza intermediari ma soprattutto senza approccio o senso critico. Una deriva molto pericolosa, come ci insegna la storia. Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a chi vuole che il cane da guardia si trasformi in un gattone di peluche».

A fianco dei giornalisti si è schierata anche la Cgil regionale. «A difesa della libertà di informazione – dichiara Daniela Barbaresi, segretaria generale Cgil Marche – e contro gli attacchi e gli insulti volgari e pericolosi di chi vorrebbe stampa, giornalisti e informazione asserviti al potere e non presidio di democrazia come prevede la Costituzione».