Ancona-Osimo

Flash mob a Torrette, Borromei dell’Ordine dei Medici di Ancona: «Porre la massima attenzione a queste classi professionali»

Il presidente dell'Ordine dei Medici della provincia di Ancona Fulvio Borromei, ha espresso solidarietà nei confronti dei colleghi in flash mob davanti al Pronto Soccorso di Torrette, per protesta contro l'aggressione avvenuta a Pesaro nei giorni scorsi

Il flash mob a Torrette

ANCONA – Sta suscitando una forte reazione nel mondo medico marchigiano, l’ennesima aggressione ai danni di operatori sanitari, avvenuta nella serata del 3 novembre all’ospedale San Salvatore di Pesaro. Qui un 23enne del posto, si era presentato per farsi visitare in seguito ad un malessere, ma dopo pochi minuti ha dato in escandescenza, e si è scagliato contro i sanitari, aggredendoli e sferrando calci e pugni.

Questa mattina il personale del Pronto Soccorso di Torrette, con in testa il primario Susanna Contucci, ha manifestato la sua solidarietà ai colleghi di Pesaro con un flash mob davanti all’ingresso del reparto, durante il quale ha sospeso la propria attività per soli 60 secondi. Una iniziativa, per accendere i riflettori sul tema sicurezza nei reparti di emergenza urgenza, molto sentito anche a livello nazionale.

I sanitari che operano nei Pronto Soccorso, sono con sempre maggiore frequenza vittime di aggressioni o violenze, fisiche o verbali, durante lo svolgimento della loro attività. Episodi odiosi, sulle quali le manifestazioni di oggi, hanno voluto porre un faro.

Fulvio Borromei, presidente dell'Ordine dei Medici della Provincia di Ancona
Fulvio Borromei, presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Ancona (immagine di repertorio)

Il presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Ancona Fulvio Borromei, ha espresso solidarietà nei confronti dei colleghi in flash mob davanti al Pronto Soccorso di Torrette, ed ha sottolineando come medici e sanitari siano «ormai bersagli facili» nell’ambito di un lavoro «indefesso» rivolto alla comunità. «Questo loro comportamento, improntato all’eticità – osserva Borromei – non li difende più, purtroppo, dalle sconsiderate violenze che sempre più spesso li colpiscono».

Il presidente dei camici bianchi dorici fa notare che i sanitari, tutti, «lavorano per la salute dei cittadini e sono fautori del dettato costituzionale di difesa della salute». L’invito di Borromei alle Istituzioni, è quello di «porre la massina attenzione a queste classi professionali», un focus che tuttavia «non deve essere temporaneo, né improvvisato».

Secondo il presidente dell’Ordine dei Medici, è necessario mantenere «una linea costante di riconoscimento per il lavoro che svolgono, per quello che sono e per quanto rappresentano oggi nella nostra Nazione». Nella sua riflessione, ricorda che i sanitari italiani sono stati candidati al Premio Nobel per la Pace, a riconoscimento del ruolo fondamentale svolto con l’attività quotidiana, un lavoro messo in luce dalla pandemia.

«È necessario mettere in campo azioni concrete, affinché possano sentirsi al sicuro nello svolgimento della loro attività professionale. L’Ordine vigilerà come sempre, nella speranza – conclude – che le Autorità preposte ascoltino, comprendano e agiscano a tutela di tutti gli operatori sanitari, che rappresentano un grane patrimonio nazionale».