Ancona-Osimo

La Fondazione Lirica delle Marche è diventata realtà

Un progetto avviato nel 2014 per la creazione di un sistema regionale a sostegno dei Teatri di Lirica Ordinaria. Carlo Pesaresi, vicepresidente FORM: «Ora ci impegniamo ad ampliare la rete»

i partecipanti alla costituzione della neofondazione
i partecipanti alla costituzione della neofondazione

ANCONA- Nasce la Fondazione Lirica delle Marche. Oltre alla FORM, i soci che hanno costituito la neo fondazione davanti al notaio Donatella Calvelli sono la fondazione Teatro della Fortuna di Fano, l’Associazione Arena Sferisterio di Macerata, la fondazione Rossini Opera Festival e i Comuni di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno sono i soci. Il nuovo organismo nasce dall’esperienza del progetto partito nel 2014, lo schema di protocollo di intesa per la creazione di un sistema regionale a sostegno dei Teatri di Lirica Ordinaria. «La FORM è stata protagonista di questo progetto sin dall’inizio – ha affermato Carlo Pesaresi, vice presidente di FORM – ed è l’orchestra di riferimento del circuito. Il nostro impegno è ora rivolto principalmente a guidare l’ampliamento della rete perché crediamo che sia un bene per l’intero sistema dello spettacolo regionale».

Il primo consiglio direttivo della Fondazione Lirica delle Marche è formato da Igor Giostra (nominato dal sindaco di Fermo) come presidente, Catia Amati (fondazione teatro della Fortuna), Massimiliano Fraticelli (nominato dal sindaco di Macerata), Paola Izzi (nominata dal sindaco di Ascoli) e Mara Polloni (nominata dai tre soci partecipanti, cioè Rossini Opera Festival, FORM e associazione Arena Sferisterio) in qualità di consiglieri. Luciano Messi è il direttore e Alessio Vlad il consulente artistico.

Si tratta del primo caso italiano di collaborazione così strutturata e stabile tra Teatri di Tradizione, Teatri di lirica ordinaria, Festival e Ico. Sarà un grande polo culturale di riferimento che avrà la gestione diretta delle produzioni liriche, la loro programmazione circuitazione e rappresentazione.

Nella triennalità 2015-2016-2017, la Rete Lirica delle Marche si è distinta per la qualità artistica delle produzioni e ha permesso di circuitare numerose opere al Teatro della Fortuna di Fano, al Ventidio Basso di Ascoli Piceno e al Teatro dell’Aquila di Fermo, realizzando economie di rete e facilitando l’accesso ai canali di finanziamento destinati alla Musica Lirica che hanno visto una crescita dei contributi, sia a livello ministeriale (FUS) che regionale. A questo va sommato l’aumento di biglietteria a fronte di un risparmio sensibile rispetto al costo medio delle produzioni della stessa qualità. La Rete infatti ha permesso di valorizzare i complessi artistici e le maestranze tecniche dei tre Teatri, poiché vengono reperite nel territorio regionale la quasi totalità delle componenti produttive.

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